Bar
Tony Bar
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Tony bar è una locanda dove si affollano avventori in arrivo da tutta la Puglia su tavoli numerati. Dorato e croccante, taglia media, con la tasca bollente che si forma quando è appena fritto, qui si serve un PANZEROTTO di quelli per cui combattere fra gola e istinto di conservazione: addentare o soffiare per non ustionarsi? Nessun ingrediente segreto che spieghi il successo, gli elementi per l’impasto sono i consueti: farina, lievito, sale e acqua. Ripieno di mozzarella e pomodoro nella versione basic. “Dicono che è il più buono di tutti”, Anna abbozza un sorriso con farcia d’orgoglio, “ma non mancano le critiche. L’ideale è la tramontana, lo scirocco affloscia tutti, persone
Tony bar è una locanda dove si affollano avventori in arrivo da tutta la Puglia su tavoli numerati. Dorato e croccante, taglia media, con la tasca bollente che si forma quando è appena fritto, qui si serve un PANZEROTTO di quelli per cui combattere fra gola e istinto di conservazione: addentare o so…
Mitici panzerotti Involucro di pasta da pizza, lavorato e reso simile a una mezzaluna, farcito al suo interno con mozzarella e pomodoro, o tante altre varianti. Viene fritto in olio di oliva o di semi ma può essere cotto anche in forno. Il prodotto per essere gustato appieno va mangiato caldo ma non bollente. Di cosa stiamo parlando? Del panzerotto, ovviamente, preparazione gastronomica inserita nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Il panzerotto nasce in Puglia probabilmente da un anonimo fornaio o da una ignota casalinga che trasforma un po' di impasto di pane avanzato in una piccola pizza, la riempie con pomodoro e mozzarella e la richiude a mezzaluna. Si pensa che le origini di questa eccellenza gastronomica pugliese risalga al XVI secolo, in concomitanza con la diffusione del pomodoro in Italia. Pur nelle sue diverse varianti di condimento e dimensioni, il panzerotto deve il suo nome alla “panza” che appunto ad un certo punto si apre rompendosi e mostrando il condimento che si trova all’interno. La tradizione pugliese vuole che il panzerotto si mangi per strada, facendo però attenzione a non sbrodolarsi; il rischio è sempre quello di sporcarsi, ma anche di scottarsi, dato che il ripieno di solito è bollente. Una testimonianza scritta inerente alla tradizionalità del panzerotto è reperibile sul volume di ricette popolari baresi “La checine de nononne: u mangià de li barise d’aiire e de iosce” di Giovanni Panza (Schena editore, 1982); nel libro vengono riportate anche le numerose varianti di ripieno.
Mitici panzerotti Involucro di pasta da pizza, lavorato e reso simile a una mezzaluna, farcito al suo interno con mozzarella e pomodoro, o tante altre varianti. Viene fritto in olio di oliva o di semi ma può essere cotto anche in forno. Il prodotto per essere gustato appieno va mangiato caldo ma no…
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Posizione
59 Via Petrarca
Speziale, Puglia