Affitti brevi: regole giuste per tutti
L'inizio di una nuova era per la regolazione e la condivisione dei dati nell'UEContattaci

Le nuove regole dell'Unione europea rappresentano un momento di svolta per Airbnb e il settore dell'ospitalità. Negli ultimi due anni, abbiamo invitato l'UE ad adottare un approccio unico alle regole sugli affitti a breve termine, in modo da rendere le normative più coerenti in tutti gli Stati membri. Il regolamento è entrato in vigore a maggio 2024 e prevede un periodo di implementazione di due anni. Questo nuovo quadro normativo rappresenta un cambiamento epocale per gli affitti a breve termine nell'Unione.Nell'UE vivono oltre un milione di host che operano su Airbnb, più che in qualsiasi altra regione del mondo, e la piattaforma svolge un ruolo chiave nel settore turistico in Europa. Nel complesso, gli alloggi in affitto a breve termine rappresentano circa un quarto del numero totale di strutture ricettive nell'UE.Per i cittadini dei paesi membri, ospitare tramite la piattaforma Airbnb costituisce un'importante opportunità di integrare il proprio reddito e al contempo portare maggiori entrate nella propria comunità locale. Tuttavia, molti piccoli proprietari di casa non sono in grado di sfruttare le occasioni di guadagno offerte dall'home-sharing a causa di norme locali gravose e sproporzionate, spesso pensate per operatori turistici su larga scala. Apprezziamo che le nuove regole dell'UE possano guidare gli Stati membri sulle modalità di condivisione dei dati alle amministrazioni, nonché agevolare la registrazione degli host presso le autorità locali e il rispetto di regole proporzionate alla loro attività. La priorità di Airbnb è collaborare con le amministrazioni governative e municipali per sostenere le famiglie che accolgono ospiti e garantire che le nuove regole funzionino per tutti. Fonte
Conoscere le nuove regole europee
Le nuove norme forniranno un quadro di riferimento per gli Stati membri e le autorità competenti in tutta l'Unione europea su come regolamentare gli affitti a breve termine in modo equo e proporzionato, nel rispetto della legislazione applicabile. In base a queste regole, le autorità locali e nazionali potranno accedere più facilmente ai dati sugli affitti a breve termine nelle loro comunità, a condizione che dispongano di sistemi di registrazione semplici e accessibili per chi ospita, come stabilito nel relativo regolamento dell'UE, e che le norme che regolano gli affitti a breve termine o i regolamenti aggiuntivi applicabili siano in linea con il diritto europeo. Grazie a questo nuovo quadro di riferimento, gli Stati membri e le autorità locali beneficeranno di una maggiore trasparenza e informazione sugli affitti a breve termine nel proprio territorio, contribuendo a delineare un processo decisionale basato su dati concreti. Inoltre, il regolamento introduce un approccio equilibrato al rispetto e all'applicazione della normativa, con responsabilità condivise tra piattaforme, host e autorità. Le parti interessate, comprese le autorità competenti, avranno 24 mesi per adeguarsi alle nuove regole, in particolare per realizzare o rivedere i sistemi di registrazione e per creare strumenti tecnici per la condivisione dei dati.







Responsabilità delle parti
- Autorità nazionali: creeranno e gestiranno un database dei numeri di registrazione, supervisioneranno i sistemi di registrazione e le regole sugli affitti a breve termine in conformità alla legislazione dell'UE e semplificheranno la condivisione dei dati tramite i cosiddetti punti di ingresso digitali unici (PUA).
- Autorità competenti: sono responsabili delle regole sugli affitti a breve termine a livello locale, regionale o nazionale, a seconda della giurisdizione e della loro competenza. Dovranno fornire i numeri di registrazione, verificare i dati di chi offre i propri alloggi in affitto, correggere le inesattezze e sospendere gli host che non risultano conformi.
- Host: si registreranno presso le autorità competenti e comunicheranno alle piattaforme se siano soggetti a una procedura di registrazione. In caso di risposta positiva, gli host dovranno fornire alle piattaforme il relativo numero di registrazione.
- Piattaforme online: condivideranno i dati sugli affitti a breve termine su base mensile tramite i punti di ingresso digitali unici e supporteranno le autorità competenti con l'applicazione dei sistemi di registrazione locali introducendo un campo per il numero di registrazione, conducendo verifiche casuali e, dove necessario, rimuovendo, sospendendo o prendendo simili provvedimenti, eventualmente anche tramite mezzi tecnici.
- Commissione europea: supervisionerà l'attuazione del regolamento dell'UE sugli affitti a breve termine.
Cosa sta facendo Airbnb per supportare le nuove regole dell'UE
È previsto un periodo di implementazione di due anni prima che le norme diventino formalmente applicabili negli Stati membri dell'Unione europea a maggio 2026. Durante questo tempo, la priorità di Airbnb è collaborare con le autorità governative e municipali per garantire una transizione alle nuove regole dell'UE che sia efficace per tutti.Ci siamo impegnati a sostenere l'effettiva applicazione delle nuove normative e a mettere a frutto questo slancio per costruire un futuro più sostenibile per il settore turistico nell'UE. Stiamo già contribuendo attivamente alla definizione di un approccio armonizzato alla condivisione dei dati e allo sviluppo degli standard e degli strumenti tecnici necessari affinché ciò avvenga. Collaboreremo all'elaborazione di sistemi di registrazione intelligenti e di regole di base per i soggiorni a breve termine. Infine aiuteremo le autorità ad affrontare le sfide future, soprattutto quelle in materia di alloggi, e supporteremo coloro che desiderano sviluppare la propria offerta turistica. Se desideri contattarci, invia un'email all'indirizzo eustr@airbnb.com.

