Visitare la Romagna durante il soggiorno a Pecoranera

Massimiliano
Massimiliano
Visitare la Romagna durante il soggiorno a Pecoranera

Informazioni sulla città/località

Bertinoro è la casa di Pecoranera e non possiamo che parlarne bene, anche perché siamo fermamente convinti che sia uno dei luoghi più piacevoli della Romagna. Non è solo un borgo bellissimo e ricco di storia, ma uno di quei posti che ti rimette in pace con il mondo. Con una filosofia di vita rilassata fatta di giornate passate a chiacchierare all’osteria, passeggiate nella natura e ritmi oziosi… ecco i nostri consigli su cosa vedere e fare a Bertinoro in un weekend da favola. Se non siete ancora stati in questi colli dovete rimediare in fretta, in particolare questo borgo di origine medievale situato sulla cima del monte Cesubeo a 15 km da Forlì è uno dei luoghi più genuinamente Romagnoli che ci sia e il tempo passato qui è sempre speso bene. Il paese ha tanti soprannomi per alcuni è “il Balcone della Romagna” per altri la “Città del Vino” oppure la “Città dell’ospitalità”. Fatto sta che le terre di Bertinoro e dintorni sono floride e verdi, i suoi abitanti particolarmente predisposti alle chiacchiere e il panorama dal centro cittadino è decisamente invidiabile. Attorno a Pecoranera e al paese è tutto una vigna, si parla soprattutto di vitigni sangiovese, albana e di quelli per la produzione di vini locali meno conosciuti come cagnina e pagadebit. Il vino è talmente importante da queste parti da aver dato il nome, secondo la tradizione anche alla cittadina, Pare infatti che Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, dopo aver assaggiato un vino locale in una coppa di terracotta come usava all’epoca dichiarò: “Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro”, ovviamente il complimento venne preso al balzo dagli abitanti della zona che per non farlo dimenticare a nessuno coniarono (da “berti – in – oro”) il nome Bertinoro. Sarà solo una leggenda, ma noi (da grandi estimatori dei prodotti romagnoli) abbiamo finito per crederci! Cosa vedere a Bertinoro, Romagna Questo borgo è perfetto per fare passeggiate tonificanti perché essendo costruito in cima a un monte è tutto un sali-scendi. Ecco quali sono secondo noi i luoghi più belli di Bertinoro, quelli che non dovete perdere assolutamente quando passate di qui. La rocca Dalla cima del Monte Cesubeo domina sulla cittadella la millenaria rocca, un edificio anteriore al secolo X, dove soggiornò l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177 con la sua corte e le sue milizie, che diventò poi sede vescovile a partire dal 1584. Ancor oggi la struttura difensiva mantiene ben conservato il suo aspetto medievale ma all’interno si trovano gli uffici e gli appartamenti dell’antica residenza vescovile e un bellissimo ampio terrazzo, rivolto verso il borgo. Colpisce per architettura e sparzo anche la grande sala seicentesca decorata con affreschi barocchi.
Oggi la Rocca ospita inoltre il Centro Residenziale Universitario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e il Museo Interreligioso, istituito recentemente dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, il Museo offre la possibilità di indagare gli aspetti comuni delle tre religioni monoteiste Ebraismo, Cristianesimo, Islam. L’entrata al museo costa 8 euro, su prenotazione è possibile anche accedere ad alcune zone della rocca solitamente chiuse al pubblico (rivolgendosi sempre ai gestori del museo). Il centro storico Il cuore di Bertinoro è fatto da una piazza principale con una terrazza panoramica dalla quale si diramano diverse stradine acciottolate che conducono il visitatore tra vecchie abitazioni in pietra e palazzi storici all’interno della cinta muraria antica del borgo medievale. La piazza centrale è davvero particolarissima, in Piazza delle Libertà sorge il Palazzo Ordelaffi, antico palazzo municipale risalente al 1306 oggi sede comunale dove si trovano la Sala del Popolo utilizzata da secoli per le riunioni dei cittadini e la Sala Quadri che accoglie una serie di dipinti del pittore Antonio Zambianchi che illustrano la storia del paese.
A pochi metri si trovano la Torre dell’Orologio, la cattedrale di Santa Caterina di Alessandria (costruita alla fine del XVI secolo) e ovviamente la Colonna dell’Ospitalità. Il monumento che si trova all’incrocio tra 2 delle strade che portano a Piazza delle Libertà venne fatto erigere da Guido del Duca e Arrigo Mainardi come baluardo di pace e buona convivenza tra le famiglie nobili locali. È una colonna in pietra con 12 anelli di ferro, ognuno dei quali corrispondeva una famiglia. L’usanza locale voleva che ogni pellegrino arrivato in città scegliesse un anello al quale legare il proprio cavallo e la famiglia corrispondente l’avrebbe poi ospitato. A lato della piazza si apre anche una grande terrazza con lampioni eleganti e vasi di fiori ma soprattutto una vista incredibile sulla vallata che, nelle giornate di bel tempo arriva fino al mare. Al di sotto della terrazza si trova un secondo terrazzamento, dove sorge il ristorante storico Ca’ de Be’, qui oltre al panorama potrete ammirare la campana dell’Albana dell’artista Guerrino Bardeggia. Strade antiche Altre due zone storiche di Bertinoro che dovete visitare sono la strada della Vendemmia (un vicolo tipicamente medievale lungo via della Santissima Trinità) e quella dei Mestieri Scomparsi (un altro camminatoio all’inizio di via delle Mura) dove si trovano opere d’arte e installazioni di artisti locali legate alla tradizione locale. Fratta Terme Bertinoro è suddivisa in 10 frazioni, una di queste è una piccola località termale, parliamo di Fratta Terme, dove c’è un centro della salute con piscine e spa che sfruttano le fonti naturali di questa zona: il Grand Hotel Terme della Fratta. Da Bertinoro fratta terme è raggiungibile anche a piedi con una bella passeggiata ad anello, potete trovare i dettagli tecnici qui.
40 persone del luogo consigliano
Bertinoro
40 persone del luogo consigliano
Bertinoro è la casa di Pecoranera e non possiamo che parlarne bene, anche perché siamo fermamente convinti che sia uno dei luoghi più piacevoli della Romagna. Non è solo un borgo bellissimo e ricco di storia, ma uno di quei posti che ti rimette in pace con il mondo. Con una filosofia di vita rilassata fatta di giornate passate a chiacchierare all’osteria, passeggiate nella natura e ritmi oziosi… ecco i nostri consigli su cosa vedere e fare a Bertinoro in un weekend da favola. Se non siete ancora stati in questi colli dovete rimediare in fretta, in particolare questo borgo di origine medievale situato sulla cima del monte Cesubeo a 15 km da Forlì è uno dei luoghi più genuinamente Romagnoli che ci sia e il tempo passato qui è sempre speso bene. Il paese ha tanti soprannomi per alcuni è “il Balcone della Romagna” per altri la “Città del Vino” oppure la “Città dell’ospitalità”. Fatto sta che le terre di Bertinoro e dintorni sono floride e verdi, i suoi abitanti particolarmente predisposti alle chiacchiere e il panorama dal centro cittadino è decisamente invidiabile. Attorno a Pecoranera e al paese è tutto una vigna, si parla soprattutto di vitigni sangiovese, albana e di quelli per la produzione di vini locali meno conosciuti come cagnina e pagadebit. Il vino è talmente importante da queste parti da aver dato il nome, secondo la tradizione anche alla cittadina, Pare infatti che Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, dopo aver assaggiato un vino locale in una coppa di terracotta come usava all’epoca dichiarò: “Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro”, ovviamente il complimento venne preso al balzo dagli abitanti della zona che per non farlo dimenticare a nessuno coniarono (da “berti – in – oro”) il nome Bertinoro. Sarà solo una leggenda, ma noi (da grandi estimatori dei prodotti romagnoli) abbiamo finito per crederci! Cosa vedere a Bertinoro, Romagna Questo borgo è perfetto per fare passeggiate tonificanti perché essendo costruito in cima a un monte è tutto un sali-scendi. Ecco quali sono secondo noi i luoghi più belli di Bertinoro, quelli che non dovete perdere assolutamente quando passate di qui. La rocca Dalla cima del Monte Cesubeo domina sulla cittadella la millenaria rocca, un edificio anteriore al secolo X, dove soggiornò l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177 con la sua corte e le sue milizie, che diventò poi sede vescovile a partire dal 1584. Ancor oggi la struttura difensiva mantiene ben conservato il suo aspetto medievale ma all’interno si trovano gli uffici e gli appartamenti dell’antica residenza vescovile e un bellissimo ampio terrazzo, rivolto verso il borgo. Colpisce per architettura e sparzo anche la grande sala seicentesca decorata con affreschi barocchi.
Oggi la Rocca ospita inoltre il Centro Residenziale Universitario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e il Museo Interreligioso, istituito recentemente dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, il Museo offre la possibilità di indagare gli aspetti comuni delle tre religioni monoteiste Ebraismo, Cristianesimo, Islam. L’entrata al museo costa 8 euro, su prenotazione è possibile anche accedere ad alcune zone della rocca solitamente chiuse al pubblico (rivolgendosi sempre ai gestori del museo). Il centro storico Il cuore di Bertinoro è fatto da una piazza principale con una terrazza panoramica dalla quale si diramano diverse stradine acciottolate che conducono il visitatore tra vecchie abitazioni in pietra e palazzi storici all’interno della cinta muraria antica del borgo medievale. La piazza centrale è davvero particolarissima, in Piazza delle Libertà sorge il Palazzo Ordelaffi, antico palazzo municipale risalente al 1306 oggi sede comunale dove si trovano la Sala del Popolo utilizzata da secoli per le riunioni dei cittadini e la Sala Quadri che accoglie una serie di dipinti del pittore Antonio Zambianchi che illustrano la storia del paese.
A pochi metri si trovano la Torre dell’Orologio, la cattedrale di Santa Caterina di Alessandria (costruita alla fine del XVI secolo) e ovviamente la Colonna dell’Ospitalità. Il monumento che si trova all’incrocio tra 2 delle strade che portano a Piazza delle Libertà venne fatto erigere da Guido del Duca e Arrigo Mainardi come baluardo di pace e buona convivenza tra le famiglie nobili locali. È una colonna in pietra con 12 anelli di ferro, ognuno dei quali corrispondeva una famiglia. L’usanza locale voleva che ogni pellegrino arrivato in città scegliesse un anello al quale legare il proprio cavallo e la famiglia corrispondente l’avrebbe poi ospitato. A lato della piazza si apre anche una grande terrazza con lampioni eleganti e vasi di fiori ma soprattutto una vista incredibile sulla vallata che, nelle giornate di bel tempo arriva fino al mare. Al di sotto della terrazza si trova un secondo terrazzamento, dove sorge il ristorante storico Ca’ de Be’, qui oltre al panorama potrete ammirare la campana dell’Albana dell’artista Guerrino Bardeggia. Strade antiche Altre due zone storiche di Bertinoro che dovete visitare sono la strada della Vendemmia (un vicolo tipicamente medievale lungo via della Santissima Trinità) e quella dei Mestieri Scomparsi (un altro camminatoio all’inizio di via delle Mura) dove si trovano opere d’arte e installazioni di artisti locali legate alla tradizione locale. Fratta Terme Bertinoro è suddivisa in 10 frazioni, una di queste è una piccola località termale, parliamo di Fratta Terme, dove c’è un centro della salute con piscine e spa che sfruttano le fonti naturali di questa zona: il Grand Hotel Terme della Fratta. Da Bertinoro fratta terme è raggiungibile anche a piedi con una bella passeggiata ad anello, potete trovare i dettagli tecnici qui.
Adagiata a pochi km dal Mar Adriatico, e sospesa nel cuore della Romagna, Ravenna è uno scrigno d’arte, di storia e cultura con alle spalle un antico e glorioso passato. Oltre alla straordinaria ricchezza del suo patrimonio monumentale, i pochi chilometri che la separano dalla costa adriatica la rendono una suggestiva meta di relax, divertimento, nonché luogo ideale per passeggiare immersi nella natura. Grazie a un’efficiente organizzazione di servizi e a una possibilità di scelta quanto mai ampia, Ravenna e il suo territorio possono regalare la tranquillità di una vacanza personalizzata. Sole e relax, mare, giochi, attività sportive e fitness, escursioni e parchi tematici sono solo alcuni degli ingredienti che la città sa offrire, cui si affianca una variegata e gustosa offerta enogastronomica. PERCHÉ VISITARLA A partire dagli inizi del V secolo d.C. Ravenna è stata per ben tre volte capitale: nelle ultime fasi dell'Impero Romano d'Occidente (402-403), durante il regno dei Goti di Teodorico (493-526), e infine sotto il dominio bizantino (553 - 751). La magnificenza di quel periodo ha lasciato in città una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Ravenna, inoltre, conserva le spoglie del Padre della Letteratura Italiana Dante Alighieri e ne mantiene viva la memoria durante l’anno con importanti manifestazioni. Il territorio cittadino presenta una notevole varietà di paesaggi (Ravenna è il secondo comune d’Italia più grande per estensione), alcuni di estrema bellezza: ampie campagne coltivate, valli e canali fiancheggiati da caratteristiche reti da pesca e pinete secolari che si affacciano su spiagge sabbiose e attrezzate. I suoi 35 chilometri di costa ospitano ben nove località balneari, ognuna con le proprie peculiarità e caratteristiche, adatte a ogni tipo di soggiorno. Per gli amanti della natura e delle escursioni è possibile immergersi nelle bellezze naturalistiche del Parco del Delta del Po, dove rare specie di uccelli trovano rifugio. Si può optare ad esempio per l’Oasi di Punte Alberete, le storiche Pinete di San Vitale e Classe, il Museo NatuRa di Sant’Alberto, le Valli meridionali di Comacchio oppure le bellissime oasi dell’Ortazzo e dell’Ortazzino e dell'area della Foce del Bevano. DA NON PERDERE Oltre alla possibilità di visitare tutti gli otto monumenti Unesco (Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Cappella di Sant'Andrea, Battistero degli Ariani, Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, Mausoleo di Teodorico, Basilica di Sant'Apollinare in Classe), l’offerta culturale di Ravenna è ricca e diversificata in ogni stagione. Si può optare per il MAR - Museo d’Arte della città che propone esposizioni periodiche di alto profilo e ospita diverse collezioni permanenti, tra cui la Collezione dei Mosaici Contemporanei; il Museo Tamo. Tutta L'Avventura del Mosaico, ospitato all'interno del complesso di San Nicolò, con la sua mostra permanente dedicata all’arte del mosaico dall’età antica sino all’epoca contemporanea; il Museo Nazionale di Ravenna con il suo variegato complesso di raccolte, tra le quali reperti da scavi di epoca romana e bizantina. A questi si aggiungono il Museo Arcivescovile, il Museo Dante con i cimeli legati al culto e alla fama di Dante Alighieri e il prossimo Museo Byron, legato alla memoria del poeta inglese, con incisioni, documenti, oggetti del Risorgimento e memorie della vicenda garibaldina a Ravenna e del culto che ne derivò. Da non perdere assolutamente è la suggestiva “Zona del Silenzio” in pieno centro storico. Quest'area identifica la Tomba di Dante Alighieri, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco. Durante tutto il mese di settembre proprio in questi luoghi si svolgono celebrazioni ed eventi spettacolari in onore del Sommo Poeta. Nelle silenziose sale della Biblioteca Classense sono visibili cimeli di Lord Byron e di tanti altri importanti personaggi storici che hanno soggiornato in città, oltre che una sterminata collezione di opere librarie che la rendono una della più prestigiose istituzioni bibliotecarie in Italia. I Giardini Pubblici della città fanno da cornice alla cinquecentesca Loggetta Lombardesca, sede del Museo MAR e accolgono il Planetario. La Rocca Brancaleone, di epoca veneziana, ospita un lussureggiante giardino e l’arena per spettacoli all’aperto. A testimonianza dell'importanza di Ravenna tra il V e il VI secolo, rimangono i preziosi mosaici custoditi nei suoi antichi edifici paleocristiani e bizantini, inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco per il valore universale, l'unicità e la maestria della loro arte musiva. Accanto a essi, ulteriori siti di interesse artistico e archeologico contribuiscono alla ricostruzione dell'antica storia della città, come la Domus dei Tappeti di Pietra, l'Antico Porto di Classe e il recente Classis Ravenna - Museo della Città e del Territorio. SULLA TAVOLA L’arte di mangiare bene a Ravenna ha solide radici che affondano nel sapere contadino tipico della Romagna: prodotti semplici e genuini che attingono ai sapori e ai profumi locali e tradizionali, in grado di conquistare anche i palati più difficili. La piadina romagnola, i cappelletti con il ragù, i passatelli in brodo, i fichi caramellati con lo squacquerone sono questi alcuni dei piatti tipici della città, senza poi dimenticare un buon bicchiere di Sangiovese Superiore. PER DIVERTIRSI Tanti sono i locali del centro storico, tanti i luoghi del divertimento. Dallo storico Ca' de Vèn al più moderno Mercato Coperto, tanti sono i locali del centro storico in cui gustare un buon piatto o anche un aperitivo in compagnia. Alle spalle della stazione ferroviaria, l’area della Darsena è punto di ritrovo per amici e famiglie, ma anche giovani e sportivi. I numerosi locali e gli ampi spazi all’aperto colorati dalla street art rendono questo quartiere molto suggestiva e affascinante, richiamando alla memoria realtà mitteleuropee. Durante il periodo estivo il grosso della movida della città si sposta negli stabilimenti balneari della costa con concerti dal vivo e innumerevoli eventi in programma fino a notte fonda, capaci di soddisfare ogni gusto e tendenza. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Ogni anno a inizio estate il Ravenna Festival propone un ricco calendario con i migliori artisti e direttori d’orchestra a livello internazionale: si va dalla musica classica a quella contemporanea, senza tralasciare il teatro e la danza. L’evento prosegue poi anche durante il periodo autunnale quando, grazie alla Trilogia d’Autunno, si mettono in scena sullo stesso palcoscenico, sera dopo sera, tre diverse opere. Da oltre venti anni, nelle sere d’estate, alcuni dei monumenti Unesco più belli di Ravenna aprono le loro porte a tutti i turisti ed estimatori dell’arte grazie all’iniziativa Mosaico di Notte. Sempre in estate imperdibili sono due festival musicali con un comune denominatore: la spiaggia. Il primo è il Beaches Brew Fest in programma nella splendida cornice della spiaggia di Marina di Ravenna che in quei giorni diventa punto di riferimento per la comunità internazionale di appassionati della cosiddetta musica “indie”. Il secondo è Spiagge Soul il Festival diffuso, totalmente gratuito, che dal 2009 anima le estati dei lidi Ravennati nel nome della musica Soul. Settembre è, invece, tradizionalmente il mese interamente dedicato al ricordo del Sommo Poeta Dante Alighieri con appuntamenti culturali e letture internazionali della Divina Commedia. Il secondo fine settimana di ottobre Ravenna si illumina con la Notte d'Oro, la notte bianca della città con spettacoli all'insegna della cultura e del divertimento. A cadenza biennale, da ottobre a novembre, si segnala invece la Biennale di Mosaico Contemporaneo, con opere e artisti di tutto il mondo che per l’occasione si incontrano nella città capitale del mosaico. A concludere l’anno durante le feste natalizie Ravenna in Luce, un percorso di visita e stupore per le vie del centro storico per ammirare straordinarie creazioni luminose, frutto della mente visionaria di artisti del video mapping. NEI DINTORNI Il territorio attorno a Ravenna offre tantissime possibilità fatta di bellissimi paesaggi, ricchezza di beni artistici e culturali, storia e tradizione. In qualunque direzione si vada, è difficile non imbattersi in realtà uniche. Nell’entroterra, tra i paesi delle colline romagnoli, spicca tra tutti Brisighella, riconosciuto a ragione uno dei borghi più belli d’Italia. Scendendo verso la pianura c’è Faenza con la sua raffinata arte della ceramica, e poi Lugo e Bagnacavallo. Verso nord si raggiunge agevolmente lo straordinario borgo di Comacchio, non prima di non aver attraversato alcune delle zone umide più belle del Parco del Delta del Po. Verso sud, invece, l’attenzione va verso Cervia, famosa per l’ospitalità e le sue saline. Ma prima una fermata d'obbligo è Mirabilandia, uno dei parchi divertimenti più grandi d’Italia, punto di ritrovo per famiglie e giovani, al cui fianco sorge anche il parco Safari Ravenna, un'area naturale a impatto zero per osservare e studiare gli animali da vicino.
181 persone del luogo consigliano
Ravenna
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Adagiata a pochi km dal Mar Adriatico, e sospesa nel cuore della Romagna, Ravenna è uno scrigno d’arte, di storia e cultura con alle spalle un antico e glorioso passato. Oltre alla straordinaria ricchezza del suo patrimonio monumentale, i pochi chilometri che la separano dalla costa adriatica la rendono una suggestiva meta di relax, divertimento, nonché luogo ideale per passeggiare immersi nella natura. Grazie a un’efficiente organizzazione di servizi e a una possibilità di scelta quanto mai ampia, Ravenna e il suo territorio possono regalare la tranquillità di una vacanza personalizzata. Sole e relax, mare, giochi, attività sportive e fitness, escursioni e parchi tematici sono solo alcuni degli ingredienti che la città sa offrire, cui si affianca una variegata e gustosa offerta enogastronomica. PERCHÉ VISITARLA A partire dagli inizi del V secolo d.C. Ravenna è stata per ben tre volte capitale: nelle ultime fasi dell'Impero Romano d'Occidente (402-403), durante il regno dei Goti di Teodorico (493-526), e infine sotto il dominio bizantino (553 - 751). La magnificenza di quel periodo ha lasciato in città una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Ravenna, inoltre, conserva le spoglie del Padre della Letteratura Italiana Dante Alighieri e ne mantiene viva la memoria durante l’anno con importanti manifestazioni. Il territorio cittadino presenta una notevole varietà di paesaggi (Ravenna è il secondo comune d’Italia più grande per estensione), alcuni di estrema bellezza: ampie campagne coltivate, valli e canali fiancheggiati da caratteristiche reti da pesca e pinete secolari che si affacciano su spiagge sabbiose e attrezzate. I suoi 35 chilometri di costa ospitano ben nove località balneari, ognuna con le proprie peculiarità e caratteristiche, adatte a ogni tipo di soggiorno. Per gli amanti della natura e delle escursioni è possibile immergersi nelle bellezze naturalistiche del Parco del Delta del Po, dove rare specie di uccelli trovano rifugio. Si può optare ad esempio per l’Oasi di Punte Alberete, le storiche Pinete di San Vitale e Classe, il Museo NatuRa di Sant’Alberto, le Valli meridionali di Comacchio oppure le bellissime oasi dell’Ortazzo e dell’Ortazzino e dell'area della Foce del Bevano. DA NON PERDERE Oltre alla possibilità di visitare tutti gli otto monumenti Unesco (Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Cappella di Sant'Andrea, Battistero degli Ariani, Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, Mausoleo di Teodorico, Basilica di Sant'Apollinare in Classe), l’offerta culturale di Ravenna è ricca e diversificata in ogni stagione. Si può optare per il MAR - Museo d’Arte della città che propone esposizioni periodiche di alto profilo e ospita diverse collezioni permanenti, tra cui la Collezione dei Mosaici Contemporanei; il Museo Tamo. Tutta L'Avventura del Mosaico, ospitato all'interno del complesso di San Nicolò, con la sua mostra permanente dedicata all’arte del mosaico dall’età antica sino all’epoca contemporanea; il Museo Nazionale di Ravenna con il suo variegato complesso di raccolte, tra le quali reperti da scavi di epoca romana e bizantina. A questi si aggiungono il Museo Arcivescovile, il Museo Dante con i cimeli legati al culto e alla fama di Dante Alighieri e il prossimo Museo Byron, legato alla memoria del poeta inglese, con incisioni, documenti, oggetti del Risorgimento e memorie della vicenda garibaldina a Ravenna e del culto che ne derivò. Da non perdere assolutamente è la suggestiva “Zona del Silenzio” in pieno centro storico. Quest'area identifica la Tomba di Dante Alighieri, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco. Durante tutto il mese di settembre proprio in questi luoghi si svolgono celebrazioni ed eventi spettacolari in onore del Sommo Poeta. Nelle silenziose sale della Biblioteca Classense sono visibili cimeli di Lord Byron e di tanti altri importanti personaggi storici che hanno soggiornato in città, oltre che una sterminata collezione di opere librarie che la rendono una della più prestigiose istituzioni bibliotecarie in Italia. I Giardini Pubblici della città fanno da cornice alla cinquecentesca Loggetta Lombardesca, sede del Museo MAR e accolgono il Planetario. La Rocca Brancaleone, di epoca veneziana, ospita un lussureggiante giardino e l’arena per spettacoli all’aperto. A testimonianza dell'importanza di Ravenna tra il V e il VI secolo, rimangono i preziosi mosaici custoditi nei suoi antichi edifici paleocristiani e bizantini, inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco per il valore universale, l'unicità e la maestria della loro arte musiva. Accanto a essi, ulteriori siti di interesse artistico e archeologico contribuiscono alla ricostruzione dell'antica storia della città, come la Domus dei Tappeti di Pietra, l'Antico Porto di Classe e il recente Classis Ravenna - Museo della Città e del Territorio. SULLA TAVOLA L’arte di mangiare bene a Ravenna ha solide radici che affondano nel sapere contadino tipico della Romagna: prodotti semplici e genuini che attingono ai sapori e ai profumi locali e tradizionali, in grado di conquistare anche i palati più difficili. La piadina romagnola, i cappelletti con il ragù, i passatelli in brodo, i fichi caramellati con lo squacquerone sono questi alcuni dei piatti tipici della città, senza poi dimenticare un buon bicchiere di Sangiovese Superiore. PER DIVERTIRSI Tanti sono i locali del centro storico, tanti i luoghi del divertimento. Dallo storico Ca' de Vèn al più moderno Mercato Coperto, tanti sono i locali del centro storico in cui gustare un buon piatto o anche un aperitivo in compagnia. Alle spalle della stazione ferroviaria, l’area della Darsena è punto di ritrovo per amici e famiglie, ma anche giovani e sportivi. I numerosi locali e gli ampi spazi all’aperto colorati dalla street art rendono questo quartiere molto suggestiva e affascinante, richiamando alla memoria realtà mitteleuropee. Durante il periodo estivo il grosso della movida della città si sposta negli stabilimenti balneari della costa con concerti dal vivo e innumerevoli eventi in programma fino a notte fonda, capaci di soddisfare ogni gusto e tendenza. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Ogni anno a inizio estate il Ravenna Festival propone un ricco calendario con i migliori artisti e direttori d’orchestra a livello internazionale: si va dalla musica classica a quella contemporanea, senza tralasciare il teatro e la danza. L’evento prosegue poi anche durante il periodo autunnale quando, grazie alla Trilogia d’Autunno, si mettono in scena sullo stesso palcoscenico, sera dopo sera, tre diverse opere. Da oltre venti anni, nelle sere d’estate, alcuni dei monumenti Unesco più belli di Ravenna aprono le loro porte a tutti i turisti ed estimatori dell’arte grazie all’iniziativa Mosaico di Notte. Sempre in estate imperdibili sono due festival musicali con un comune denominatore: la spiaggia. Il primo è il Beaches Brew Fest in programma nella splendida cornice della spiaggia di Marina di Ravenna che in quei giorni diventa punto di riferimento per la comunità internazionale di appassionati della cosiddetta musica “indie”. Il secondo è Spiagge Soul il Festival diffuso, totalmente gratuito, che dal 2009 anima le estati dei lidi Ravennati nel nome della musica Soul. Settembre è, invece, tradizionalmente il mese interamente dedicato al ricordo del Sommo Poeta Dante Alighieri con appuntamenti culturali e letture internazionali della Divina Commedia. Il secondo fine settimana di ottobre Ravenna si illumina con la Notte d'Oro, la notte bianca della città con spettacoli all'insegna della cultura e del divertimento. A cadenza biennale, da ottobre a novembre, si segnala invece la Biennale di Mosaico Contemporaneo, con opere e artisti di tutto il mondo che per l’occasione si incontrano nella città capitale del mosaico. A concludere l’anno durante le feste natalizie Ravenna in Luce, un percorso di visita e stupore per le vie del centro storico per ammirare straordinarie creazioni luminose, frutto della mente visionaria di artisti del video mapping. NEI DINTORNI Il territorio attorno a Ravenna offre tantissime possibilità fatta di bellissimi paesaggi, ricchezza di beni artistici e culturali, storia e tradizione. In qualunque direzione si vada, è difficile non imbattersi in realtà uniche. Nell’entroterra, tra i paesi delle colline romagnoli, spicca tra tutti Brisighella, riconosciuto a ragione uno dei borghi più belli d’Italia. Scendendo verso la pianura c’è Faenza con la sua raffinata arte della ceramica, e poi Lugo e Bagnacavallo. Verso nord si raggiunge agevolmente lo straordinario borgo di Comacchio, non prima di non aver attraversato alcune delle zone umide più belle del Parco del Delta del Po. Verso sud, invece, l’attenzione va verso Cervia, famosa per l’ospitalità e le sue saline. Ma prima una fermata d'obbligo è Mirabilandia, uno dei parchi divertimenti più grandi d’Italia, punto di ritrovo per famiglie e giovani, al cui fianco sorge anche il parco Safari Ravenna, un'area naturale a impatto zero per osservare e studiare gli animali da vicino.
Cesena e il suo defilé di verdi colline sono tanto belle quanto poco conosciute. Sembra strano ma eppure è così. Da molti considerate cuore pulsante della Romagna, queste terre hanno una ricchezza storica, enogastronomica, artistica e naturale impareggiabile. Basti pensare ai panorami delle sue colline: il mare è a un tiro di schioppo e nelle belle giornate si può quasi toccare con un dito. 70 km circa: tanta la distanza che separa Cesena dal confine con la Toscana. Nel mezzo una moltitudine di piccoli comuni differenti per anima e carattere e una variegata tavolozza di paesaggi attraversati da fiumi e segnati dall’Appennino Tosco-Romagnolo. Terra di primati e primizie, in tanti ritengono che la piadina sia stata inventata proprio in queste zone, e la cosa anche è molto plausbile. Altri, invece, affermano che sia la capitale indiscussa della produzione di Sangiovese, vino romagnolo per eccellenza. Ciò che è certo che la buona cucina qui è un dogma, rispettato e venerato in ogni trattoria e osteria che si incontra girovagando lungo la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena. Se Secondo Casadei, inneggiando alla Romagna, cantava “Lontan da te non si può star!” un motivo di sicuro c’era e oggi vi mostriamo quale, facendovi fare un giro veloce per le colline di Cesena. SORRIVOLI E IL SUO CASTELLO Lontano dai tradizionali percorsi turistici, SORRIVOLI è un borgo a soli 9 km da Cesena che ritrova nel fascino del Medioevo il suo tratto distintivo. La magia del luogo è indiscutibile: un castello risalente all’anno Mille immerso in un paesaggio fatto di colline striate di viti, ulivi e alberi da frutto dai quali, in estate, si riesce a scorgere il blu Adriatico stagliarsi all’orizzonte. Una visita è fortemente consigliata, anche solo per assaggiare la proverbiale cucina della trattoria gestita dalla cooperativa sociale Terra dei Miti dove si mangia molto bene. La bellezza delle colline di Cesena non finisce certo di stupire qui. Prosegue, infatti, con suggestive località facilmente raggiungibili grazie a brevi escursioni e gite di un giorno. Tanti sono i piccoli centri da scoprire (Montiano, Roncofreddo, Montecodruzzo, Montetiffi, Borghi, Mercato Saraceno e Bertinoro, anche se più nell’orbita di Forlì), tante le emergenze artistiche e naturali da visitare (la Pieve di Montesorbo, il lago di Ridracoli, il Lago di Quarto, l’abbazia benedettina di Santa Maria del Monte) e le storie da ascoltare, magari davanti a un piatto di tagliatelle e un buon bicchiere di Sangiovese.
42 persone del luogo consigliano
Cesena
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Cesena e il suo defilé di verdi colline sono tanto belle quanto poco conosciute. Sembra strano ma eppure è così. Da molti considerate cuore pulsante della Romagna, queste terre hanno una ricchezza storica, enogastronomica, artistica e naturale impareggiabile. Basti pensare ai panorami delle sue colline: il mare è a un tiro di schioppo e nelle belle giornate si può quasi toccare con un dito. 70 km circa: tanta la distanza che separa Cesena dal confine con la Toscana. Nel mezzo una moltitudine di piccoli comuni differenti per anima e carattere e una variegata tavolozza di paesaggi attraversati da fiumi e segnati dall’Appennino Tosco-Romagnolo. Terra di primati e primizie, in tanti ritengono che la piadina sia stata inventata proprio in queste zone, e la cosa anche è molto plausbile. Altri, invece, affermano che sia la capitale indiscussa della produzione di Sangiovese, vino romagnolo per eccellenza. Ciò che è certo che la buona cucina qui è un dogma, rispettato e venerato in ogni trattoria e osteria che si incontra girovagando lungo la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena. Se Secondo Casadei, inneggiando alla Romagna, cantava “Lontan da te non si può star!” un motivo di sicuro c’era e oggi vi mostriamo quale, facendovi fare un giro veloce per le colline di Cesena. SORRIVOLI E IL SUO CASTELLO Lontano dai tradizionali percorsi turistici, SORRIVOLI è un borgo a soli 9 km da Cesena che ritrova nel fascino del Medioevo il suo tratto distintivo. La magia del luogo è indiscutibile: un castello risalente all’anno Mille immerso in un paesaggio fatto di colline striate di viti, ulivi e alberi da frutto dai quali, in estate, si riesce a scorgere il blu Adriatico stagliarsi all’orizzonte. Una visita è fortemente consigliata, anche solo per assaggiare la proverbiale cucina della trattoria gestita dalla cooperativa sociale Terra dei Miti dove si mangia molto bene. La bellezza delle colline di Cesena non finisce certo di stupire qui. Prosegue, infatti, con suggestive località facilmente raggiungibili grazie a brevi escursioni e gite di un giorno. Tanti sono i piccoli centri da scoprire (Montiano, Roncofreddo, Montecodruzzo, Montetiffi, Borghi, Mercato Saraceno e Bertinoro, anche se più nell’orbita di Forlì), tante le emergenze artistiche e naturali da visitare (la Pieve di Montesorbo, il lago di Ridracoli, il Lago di Quarto, l’abbazia benedettina di Santa Maria del Monte) e le storie da ascoltare, magari davanti a un piatto di tagliatelle e un buon bicchiere di Sangiovese.
Visitare Forlì Fondata dai Romani nel II secolo a. C. con il nome di Forum Livii, all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia, a pochi chilometri dalle località balneari della riviera adriatica (km 30-35) e ai piedi delle verdi colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Indice Perché visitarla Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta. Quando andarci e cosa vedere Nel centro storico sono riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro corsi principali (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica), che convergono sulla Piazza A. Saffi.
Su di essa si affacciano alcuni fra gli edifici più rappresentativi delle varie epoche cittadine: la basilica romanica di San Mercuriale con l'imponente campanile originale del XII secolo; il Palazzo Comunale, sede del Municipio, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte, con la Torre Civica (o dell'Orologio); i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini, sede di interessanti esposizioni; il novecentesco Palazzo delle Poste, esempio di architettura del Ventennio di cui troviamo tracce significative anche negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria, nei pressi della Stazione ferroviaria. Il dominio della famiglia Ordelaffi, durato circa due secoli, arricchì la città di palazzi nobiliari che si possono ammirare passeggiando lungo le vie del centro storico, in particolare Corso Garibaldi e Via P. Maroncelli.
A Pino III Ordelaffi si deve la fortificazione della Rocca di Ravaldino completata nel 1480, oggi intitolata a Caterina Sforza. Degno di nota è anche il barocco forlivese, con due prestigiosi monumenti oggetto di recenti restauri: la Chiesa del Suffragio, all’entrata della Piazza Saffi e, poco distante, la Chiesa di San Filippo Neri, in Via G. Saffi. Forlì è una destinazione frequentabile durante tutto l'arco dell'anno. Nel periodo estivo, in particolare con la rassegna “Arena San Domenico”, viene allestito un vero e proprio teatro estivo nella suggestiva cornice del secondo chiostro del complesso museale, che accoglie un ricco cartellone di appuntamenti tra spettacoli, eventi musicali, cabaret e presentazione di libri. Da non perdere anche una visita al Parco Urbano Franco Agosto, a poche centinaia di metri da Piazza Saffi, un’area verde unica nel suo genere che ricopre una superficie di 26 ettari delimitata dal fiume Montone.
L’area dispone di un laghetto con oche e anatre in libertà, un centro sportivo con campi da basket, calcetto, beach, bocce e un maneggio. Inoltre spazi attrezzati per i bambini con castelli gonfiabili e altri giochi, percorso vita e punti di ristoro arricchiscono l’offerta del parco forlivese. Da non perdere Merita sicuramente una visita il Complesso museale di San Domenico, nel cuore del centro storico. Sede della sezione più antica della Pinacoteca e catalizzatore di visitatori grazie alle prestigiose mostre tenutesi in questi anni, da Palmezzano a Silvestro Lega, da G. Cagnacci al Canova, il complesso ospita anche la celebre Ebe di Canova. A due passi dai Musei San Domenico, Palazzo Romagnoli ospita le Collezioni civiche del Novecento. In particolare, il piano terra è dedicato all'esposizione permanente della prestigiosa Collezione Verzocchi, mentre al primo piano è collocata una selezione di opere di importanti artisti. Sulla tavola Piatto simbolo del forlivese sono i passatelli, rigorosamente cotti in brodo.
Come non disdegnare poi una piadina fumante nei tipici chioschi? Buona con ogni farcitura, si gusta al meglio con lo squacquerone, formaggio morbido tipico del territorio, la ricotta o i salumi, sempre accompagnata dall’ottimo vino Sangiovese.
Per goder della cultura e dei prodotti del territorio un buon consiglio è quello di seguire la Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena. Per divertirsi Nella vicina Fratta Terme (14 km), il parco avventura Around Adventures propone fantastici percorsi aerei e itinerari acrobatici, con passaggi tra gli alberi ad altezze variabili, realizzati utilizzando corde, reti, passerelle, teleferiche, ponti e mille altri strumenti per vivere forti emozioni immersi nella natura. Tutto questo nella massima sicurezza! Per tenersi in forma Per chi ama la cura del corpo, si segnalano gli stabilimenti termali all’avanguardia di Fratta Terme (km 14), ai piedi di Bertinoro, e quello di Castrocaro Terme, a circa 10 Km da Forlì. Nei dintorni Tipico esempio di cittadella medievale Bertinoro (10 Km), domina un suggestivo paesaggio la cui vista si estende fino al mare. È considerata la Città dell'ospitalità per la tradizione della Colonna dai dodici anelli, ognuno corrispondente a una delle antiche famiglie deputata ad ospitare il forestiero che, arrivando, vi legava il cavallo. Lungo la Valle del Rabbi si incontra poi Predappio (16 Km), circondata da pregiati vigneti da cui si ricava il Sangiovese DOC. Ampliata tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, si presenta come un vero e proprio “museo urbano”, originale testimonianza degli stili urbanistici e architettonici del Razionalismo. Lungo la Via Emilia si incontra invece Forlimpopoli città natale di Pellegrino Artusi, padre indiscusso della cucina italiana: un luogo da assaporare con gusto attraverso la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni. Fondata dai Romani nel II sec. a.C. ospita all'interno della Rocca trecentesca il piccolo ma prestigioso MAF, Museo Archeologico di Forlimpopoli.
45 persone del luogo consigliano
Forli
45 persone del luogo consigliano
Visitare Forlì Fondata dai Romani nel II secolo a. C. con il nome di Forum Livii, all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia, a pochi chilometri dalle località balneari della riviera adriatica (km 30-35) e ai piedi delle verdi colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Indice Perché visitarla Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta. Quando andarci e cosa vedere Nel centro storico sono riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro corsi principali (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica), che convergono sulla Piazza A. Saffi.
Su di essa si affacciano alcuni fra gli edifici più rappresentativi delle varie epoche cittadine: la basilica romanica di San Mercuriale con l'imponente campanile originale del XII secolo; il Palazzo Comunale, sede del Municipio, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte, con la Torre Civica (o dell'Orologio); i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini, sede di interessanti esposizioni; il novecentesco Palazzo delle Poste, esempio di architettura del Ventennio di cui troviamo tracce significative anche negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria, nei pressi della Stazione ferroviaria. Il dominio della famiglia Ordelaffi, durato circa due secoli, arricchì la città di palazzi nobiliari che si possono ammirare passeggiando lungo le vie del centro storico, in particolare Corso Garibaldi e Via P. Maroncelli.
A Pino III Ordelaffi si deve la fortificazione della Rocca di Ravaldino completata nel 1480, oggi intitolata a Caterina Sforza. Degno di nota è anche il barocco forlivese, con due prestigiosi monumenti oggetto di recenti restauri: la Chiesa del Suffragio, all’entrata della Piazza Saffi e, poco distante, la Chiesa di San Filippo Neri, in Via G. Saffi. Forlì è una destinazione frequentabile durante tutto l'arco dell'anno. Nel periodo estivo, in particolare con la rassegna “Arena San Domenico”, viene allestito un vero e proprio teatro estivo nella suggestiva cornice del secondo chiostro del complesso museale, che accoglie un ricco cartellone di appuntamenti tra spettacoli, eventi musicali, cabaret e presentazione di libri. Da non perdere anche una visita al Parco Urbano Franco Agosto, a poche centinaia di metri da Piazza Saffi, un’area verde unica nel suo genere che ricopre una superficie di 26 ettari delimitata dal fiume Montone.
L’area dispone di un laghetto con oche e anatre in libertà, un centro sportivo con campi da basket, calcetto, beach, bocce e un maneggio. Inoltre spazi attrezzati per i bambini con castelli gonfiabili e altri giochi, percorso vita e punti di ristoro arricchiscono l’offerta del parco forlivese. Da non perdere Merita sicuramente una visita il Complesso museale di San Domenico, nel cuore del centro storico. Sede della sezione più antica della Pinacoteca e catalizzatore di visitatori grazie alle prestigiose mostre tenutesi in questi anni, da Palmezzano a Silvestro Lega, da G. Cagnacci al Canova, il complesso ospita anche la celebre Ebe di Canova. A due passi dai Musei San Domenico, Palazzo Romagnoli ospita le Collezioni civiche del Novecento. In particolare, il piano terra è dedicato all'esposizione permanente della prestigiosa Collezione Verzocchi, mentre al primo piano è collocata una selezione di opere di importanti artisti. Sulla tavola Piatto simbolo del forlivese sono i passatelli, rigorosamente cotti in brodo.
Come non disdegnare poi una piadina fumante nei tipici chioschi? Buona con ogni farcitura, si gusta al meglio con lo squacquerone, formaggio morbido tipico del territorio, la ricotta o i salumi, sempre accompagnata dall’ottimo vino Sangiovese.
Per goder della cultura e dei prodotti del territorio un buon consiglio è quello di seguire la Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena. Per divertirsi Nella vicina Fratta Terme (14 km), il parco avventura Around Adventures propone fantastici percorsi aerei e itinerari acrobatici, con passaggi tra gli alberi ad altezze variabili, realizzati utilizzando corde, reti, passerelle, teleferiche, ponti e mille altri strumenti per vivere forti emozioni immersi nella natura. Tutto questo nella massima sicurezza! Per tenersi in forma Per chi ama la cura del corpo, si segnalano gli stabilimenti termali all’avanguardia di Fratta Terme (km 14), ai piedi di Bertinoro, e quello di Castrocaro Terme, a circa 10 Km da Forlì. Nei dintorni Tipico esempio di cittadella medievale Bertinoro (10 Km), domina un suggestivo paesaggio la cui vista si estende fino al mare. È considerata la Città dell'ospitalità per la tradizione della Colonna dai dodici anelli, ognuno corrispondente a una delle antiche famiglie deputata ad ospitare il forestiero che, arrivando, vi legava il cavallo. Lungo la Valle del Rabbi si incontra poi Predappio (16 Km), circondata da pregiati vigneti da cui si ricava il Sangiovese DOC. Ampliata tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, si presenta come un vero e proprio “museo urbano”, originale testimonianza degli stili urbanistici e architettonici del Razionalismo. Lungo la Via Emilia si incontra invece Forlimpopoli città natale di Pellegrino Artusi, padre indiscusso della cucina italiana: un luogo da assaporare con gusto attraverso la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni. Fondata dai Romani nel II sec. a.C. ospita all'interno della Rocca trecentesca il piccolo ma prestigioso MAF, Museo Archeologico di Forlimpopoli.
Cosa si può fare in 48 ore a Cesenatico? Se non siete dei bradipi della vacanza e volete andare oltre il rito sonnacchioso del relax e della tintarella, ecco per voi – dall’alba a notte fonda – un ricchissimo campionario di opportunità e di occasioni di svago e divertimento. E allora salite in bicicletta e fatevi guidare dai profumi e dagli scorci panoramici che questa incredibile città di mare può offrirvi. Partiamo dalle prime luci del giorno con la rassegna dei Concerti all’Alba che, direttamente sulla spiaggia, offre musica dal vivo al ritmo delle onde mentre gli anziani raccolgono le “poverazze” in riva al mare. Dopo lo show, d’obbligo la colazione con i bomboloni caldi nei tanti bar sulla battigia. Al risveglio Cesenatico offre sempre tante varianti: oltre alla spiaggia, infatti, ci sono i mercatini rionali, la ruota panoramica in piazza Costa, una visita al porto canale disegnato da Leonardo con i suoi pescherecci che, preceduti dai voli plastici dei gabbiani, tornano in banchina dopo una nottata di pesca. E se siete fortunati potrete anche assistere all’”asta urec” del pesce al mercato ittico. Per chi ama l’arte, la storia e la letteratura consigliamo la visita alla casa natale del poeta Marino Moretti, ma anche un tour nella sezione terra del museo della marineria dove è custodita la storia della nostra tradizione oppure una visita in piazza delle Conserve dove, tra le bancarelle di frutta e verdura, sono ancora intatte le antiche ghiacciaie. E per gli amanti del mare immancabile una mini-crociera sulle motonavi per gustare il pesce fritto appena pescato allo strascico “bagnato” da un sorso di Sangiovese autoctono. Per chi non ha un itinerario preciso, invece, consigliamo una “vasca” per la città in tandem, un veicolo ad emissione zero che consente di ammirare tanti scorci in modalità slow. Ma tra una pedalata e l’altra, è già ora di pranzo. E qui la scelta è davvero infinita. Si va dalle tipiche osterie di mare sul canale ai rinomati ristoranti stellati della città. Senza dimenticare che tutti gli stabilimenti balneari offrono ormai una gastronomia di alta qualità. Se invece siete alla ricerca di prodotti tipici, impossibile non assaggiare la mitica piadina romagnola con squacquerone e rucola oppure farcita con le rinomate sarde dell’Adriatico. Se amate i parchi acquatici vi consigliamo una visita ad Atlantica (un “must” il bacio nella pancia della balena) oppure se siete appassionati di ciclismo potete sempre deporre un fiore sulla tomba di Marco Pantani, lo sportivo più celebre di questa terra. La sera poi, oltre al pittoresco profluvio di mercatini sotto le stelle, Cesenatico offre una miriade di appuntamenti e di rassegne culturali e musicali che trasformano questo borgo di mare in una piccola Notre Dam. Tra rassegne d’opera, musica dal vivo e piece teatrali, nel dopo-cena c’è sempre un motivo per trascorrere una serata a Cesenatico.
80 persone del luogo consigliano
Cesenatico
80 persone del luogo consigliano
Cosa si può fare in 48 ore a Cesenatico? Se non siete dei bradipi della vacanza e volete andare oltre il rito sonnacchioso del relax e della tintarella, ecco per voi – dall’alba a notte fonda – un ricchissimo campionario di opportunità e di occasioni di svago e divertimento. E allora salite in bicicletta e fatevi guidare dai profumi e dagli scorci panoramici che questa incredibile città di mare può offrirvi. Partiamo dalle prime luci del giorno con la rassegna dei Concerti all’Alba che, direttamente sulla spiaggia, offre musica dal vivo al ritmo delle onde mentre gli anziani raccolgono le “poverazze” in riva al mare. Dopo lo show, d’obbligo la colazione con i bomboloni caldi nei tanti bar sulla battigia. Al risveglio Cesenatico offre sempre tante varianti: oltre alla spiaggia, infatti, ci sono i mercatini rionali, la ruota panoramica in piazza Costa, una visita al porto canale disegnato da Leonardo con i suoi pescherecci che, preceduti dai voli plastici dei gabbiani, tornano in banchina dopo una nottata di pesca. E se siete fortunati potrete anche assistere all’”asta urec” del pesce al mercato ittico. Per chi ama l’arte, la storia e la letteratura consigliamo la visita alla casa natale del poeta Marino Moretti, ma anche un tour nella sezione terra del museo della marineria dove è custodita la storia della nostra tradizione oppure una visita in piazza delle Conserve dove, tra le bancarelle di frutta e verdura, sono ancora intatte le antiche ghiacciaie. E per gli amanti del mare immancabile una mini-crociera sulle motonavi per gustare il pesce fritto appena pescato allo strascico “bagnato” da un sorso di Sangiovese autoctono. Per chi non ha un itinerario preciso, invece, consigliamo una “vasca” per la città in tandem, un veicolo ad emissione zero che consente di ammirare tanti scorci in modalità slow. Ma tra una pedalata e l’altra, è già ora di pranzo. E qui la scelta è davvero infinita. Si va dalle tipiche osterie di mare sul canale ai rinomati ristoranti stellati della città. Senza dimenticare che tutti gli stabilimenti balneari offrono ormai una gastronomia di alta qualità. Se invece siete alla ricerca di prodotti tipici, impossibile non assaggiare la mitica piadina romagnola con squacquerone e rucola oppure farcita con le rinomate sarde dell’Adriatico. Se amate i parchi acquatici vi consigliamo una visita ad Atlantica (un “must” il bacio nella pancia della balena) oppure se siete appassionati di ciclismo potete sempre deporre un fiore sulla tomba di Marco Pantani, lo sportivo più celebre di questa terra. La sera poi, oltre al pittoresco profluvio di mercatini sotto le stelle, Cesenatico offre una miriade di appuntamenti e di rassegne culturali e musicali che trasformano questo borgo di mare in una piccola Notre Dam. Tra rassegne d’opera, musica dal vivo e piece teatrali, nel dopo-cena c’è sempre un motivo per trascorrere una serata a Cesenatico.
Cervia è una città perfettamente integrata con le sue vaste aree verdi, un'armonia che le ha riservato il marchio di garanzia EMAS per la tutela ambientale dal 2007. Abbracciata da oltre 300 ettari di pinete e 827 di salina, è una vera e propria oasi naturalistica ricca di avifauna.

Con i suoi 9 km di spiaggia di sabbia fine e servizi di prim’ordine negli oltre 185 stabilimenti balneari, Cervia offre numerose attività per il tempo libero e tanto sport per ogni età. La sicurezza delle spiagge, così come la qualità delle acque e dei servizi, sono rispecchiati nel riconoscimento Bandiera Blu che Cervia vanta dal 1998

Cordialità, ospitalità e gastronomia romagnola trovano espressione nelle numerose strutture ricettive, nei ristoranti alla moda, nei bar e nelle discoteche che accolgono ogni anno migliaia di turisti. QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE Il periodo ideale è l'estate, in cui Cervia si anima con le attività perfette per ogni tipo di vacanza. Le famiglie possono rilassarsi in spiaggia e in pineta, mentre tra locali alla moda ed eventi organizzati i giovani hanno sempre l'occasione di divertirsi. I mercatini del Borgomarina, i concerti in piazza Garibaldi e le iniziative culturali ed artistiche sono solo alcuni degli affascinanti eventi a popolare la città in questa stagione. Nel periodo primaverile e autunnale sono molte le occasioni per gli amanti dello sport, della natura, della gastronomia e del benessere per visitare la città in un’atmosfera più tranquilla, ma anche in inverno Cervia non smette di esprimere il suo fascino. Le opportunità per fare shopping non mancano in centro e ai mercatini di Natale e sono imperdibili il Capodanno e il weekend di San Valentino, con cena a lume di candela e passeggiata mano nella mano per le vie del centro. In qualunque periodo dell'anno sono molti gli angoli della città da visitare, ognuno con i suoi luoghi o monumenti particolari. Partendo da Piazza Garibaldi, il cuore della città e teatro degli eventi più prestigiosi, si ammirano il Palazzo Comunale e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che al suo interno ospita reperti storici ed opere d'arte come il dipinto della "Madonna della Neve" sopravvissuto dalla città vecchia, o, appena fuori dalla Piazza, la Chiesa del Suffragio con il crocifisso ligneo del XIV secolo in stile gotico renano. Se si percorrono le mura interne si apre uno scorcio sul Teatro Comunale ottocentesco, per arrivare infine alla Piazzetta Pisacane, o "piazza delle erbe", dove si trova la Pietra delle Misure: una matrice con misurazioni unicamente cervesi come il "passo" e il "quadrè" usate ai tempi anche dai forestieri. Oggi la piazza ospita eventi di ogni genere, in un rinnovato centro di gastronomia e negozi. Di particolare interesse è la Vecchia Pescheria, uno degli edifici più antichi trasformato oggi in ristorante. Una volta usciti dalle mura si nota subito il borgo dei salinari, un'affascinante testimonianza di una città completamente ricostruita alla fine del XVII secolo. Affacciandosi sul Viale Roma salta subito all'occhio una fontana raffigurante una sirena: è l'Angelika, una vera e propria dedica d'amore di un turista tedesco nei confronti dell'amata e della città in cui trascorsero le loro estati più indimenticabili. Una svolta verso il canale e subito appare all'orizzonte la Torre S. Michele, uno dei simboli della città, insieme ai Magazzini del Sale situati sulle due sponde. Il Magazzino Torre ospita MUSA, Museo del Sale, custode delle tradizioni e della storia cittadine, mentre sul lato di fronte, il Magazzino Darsena è ora un luogo dedicato al benessere con eventi, enogastronomia e spa. Appena fuori dal centro storico si trova la Chiesa di Sant'Antonio, uno dei primi edifici realizzati a Cervia Nuova, ed è consigliabile attraversare il ponte mobile per visitare l'incantevole Fontana del Tappeto Sospeso, scintillante per il suo minuzioso mosaico di tessere intagliate a mano. Da maggio a settembre ogni angolo verde di Cervia si tinge di mille colori grazie alla mostra a cielo aperto di Città Giardino, dove esperti giardinieri provenienti da tutta Europa realizzano ogni anno aiuole capaci di stupire con i loro fiori e profumi. Inoltrate nella millenaria pineta, sorgono le Terme di Cervia, all’avanguardia per programmi e terapie grazie al liman, o fango di laguna, estratto dalla Salina di Cervia, preziosissimo per la salute insieme all’acqua madre. DA NON PERDERE Salina di CerviaSituata all'ingresso della città, la Salina di Cervia sa incantare con la sua storia e il fascino naturalistico dei bacini salanti e della fauna che li abita, come aironi, cavalieri d'italia e gli incantevoli fenicotteri rosa. Da non mancare le visite guidate organizzate dal Centro Visite, a piedi, in barca elettrica, o col trenino. 
Consigliato l'acquisto di un sacchetto di sale dolce prodotto nella salina Camillone: l’unica che produce ancora il sale artigianalmente, con gli attrezzi di legno di una volta e le procedure tradizionali. Casa delle FarfalleUn angolo di natura tropicale incorniciato dalla suggestiva pineta cervese, la Casa delle Farfalle apre ogni primavera con la sua serra popolata da centinaia di coloratissime farfalle. L'atmosfera serena incanta da sempre persone di ogni età, offrendo un'esperienza istruttiva per gli ospiti più curiosi grazie al percorso botanico esterno e al padiglione adiacente allestito con terrari di insetti bizzarri provenienti da tutto il mondo. SULLA TAVOLA Il sale dolce di Cervia, presidio Slow Food, è perfettamente integrato nella gastronomia locale e in altri prodotti unici di Cervia come il cioccolato al sale. Tra i cibi di produzione locale sono di particolare gusto la Cozza di Cervia, famosa anche all'estero come prodotto ecologico eccellente, così come il cardo dolce e l'antico asparago di Pinarella, prodotti tradizionali il cui gusto peculiare viene ottenuto grazie alla coltivazione nella sabbia marina. La tradizionale gastronomia romagnola si fa sentire tra un assaggio di piadina con squacquerone e rucola e un bel bicchiere di sangiovese. Vino bianco invece per la grigliata di pesce azzurro. Per dessert, albana e ciambella. Luoghi legati alla tradizione romagnola sono il Circolo dei pescatori, il Borgo Marina e i colorati chioschi di piadina. PER DIVERTIRSI In città o immersi nella natura, le opportunità per divertirsi non mancano per i turisti di ogni età. Da provare nel Parco Naturale le arrampicate tra gli alberi di Cervia Avventura, le passeggiate nel percorso botanico e un salto alla vecchia fattoria per incontrare in prima persona tanti animali diversi. Sono molte le attività sportive in cui cimentarsi, dall'equitazione agli sport da spiaggia fino ad attività più adrenaliniche come il go-kart. Da provare, gli itinerari in kayak nel canalino circondato dal verde della pineta. Per gli amanti del golf, campi attrezzati per professionisti e minigolf dalla scenografia suggestiva sono pronti a mettere alla prova chiunque: da chi pratica questo sport a livello professionale, alle famiglie che si cimentano per la prima volta. Infine l'iniziativa "Salinaro per un giorno" offre un'esperienza unica a chiunque voglia provare a toccare con mano la tradizione cervese della raccolta del sale. PER TENERSI IN FORMA Le Terme di Cervia e alcune SPA direttamente sulla spiaggia e negli alberghi, accolgono gli ospiti con rilassanti trattamenti estetici e curativi. Di notevole interesse è la piscina coperta delle Terme, che con la sua vasca di Acqua Madre ipertonica apporta principi benefici antinfiammatori e antibatterici a livello cutaneo, ma anche posturali grazie al naturale galleggiamento dovuto alla grande salinità dell'acqua, la più alta al mondo e superiore persino a quella del Mar Morto. Nella pineta adiacente alla struttura, vari percorsi attrezzati immersi nel verde e la Palestra all’aria aperta sono disponibili per passeggiate a piedi o in bicicletta, jogging o semplicemente per godere della natura. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Ironman Settembre
Atleti da tutto il mondo si riuniscono a Cervia per cimentarsi in questa emozionante gara di triathlon, un evento unico e imperdibile in Italia che si rinnova ogni anno alla fine dell'estate. Mille MigliaGiugno
La leggendaria corsa automobilistica fa tappa anche a Cervia in conclusione della prima giornata di gara. Durante l’evento 400 auto storiche sfilano per le sue vie, dove possono essere ammirate dagli spettatori. Sposalizio del mareGiorno dell’Ascensione
La festa più antica di Cervia, celebrata ancora oggi dal 1445. Il lancio propiziatorio dell'anello da parte del vescovo e la suspense del suo ripescaggio sono preceduti da un corteo medievale in piazza e il tradizionale raduno di barche storiche dalle vele sgargianti. Sapore di saleSettembre
Rievocazione dedicata all'Oro Bianco e alla sua storia, legata alle tradizioni di Cervia Vecchia. Da non perdere la "Rimessa del Sale", con numerosi mercatini e stand gastronomici ricchi di specialità locali, e visite guidate speciali per l'occasione. San Lorenzo10 agosto
Un appuntamento fisso ogni anno in cui la sera si tinge d’incanto con il bagliore dei fuochi d’artificio, da vedere negli stabilimenti balneari, aperti dalle 20 alle 3 di notte, con cene e intrattenimento. Concerti in piazzaDate variabili, da giugno a settembre
Ogni estate Piazza Garibaldi si trasforma in un palcoscenico all'aperto per cantanti e spettacoli di alto livello dedicati ad ogni tipo di pubblico. NEI DINTORNI Cervia è un punto di partenza adatto per interessanti escursioni, sia dal punto di vista storico che artistico: Pisignano è a breve distanza (km 6), con la Pieve di S. Stefano del 977 d. C. nota per i pregevoli affreschi, così come Cannuzzo (km 10), con la chiesa della Madonna degli Angeli in cui è conservato un ampio affresco del '500 raffigurante la Madonna. Castiglione di Cervia (km 9) con l’oratorio di S. Lorenzo e il bosco del Duca D'Altemps offre una meta interessante sia dal punto di vista culturale che naturalistico. Per gite di una giornata si consigliano Ravenna (km 20), la capitale del mosaico e Faenza (km 50), la città delle ceramiche. Percorsi naturalistici, storici, religiosi ed enogastronomici sono offerti dalle belle colline romagnole. Fra i borghi caratteristici, il castello di Montebello (km 42) con il fantasma di Azzurrina; la rocca medievale di Bertinoro (km 32) e Sarsina (km 50), città natale di Plauto. A 13 km, è d’obbligo una tappa al parco tematico di Mirabiliandia.
52 persone del luogo consigliano
Cervia
52 persone del luogo consigliano
Cervia è una città perfettamente integrata con le sue vaste aree verdi, un'armonia che le ha riservato il marchio di garanzia EMAS per la tutela ambientale dal 2007. Abbracciata da oltre 300 ettari di pinete e 827 di salina, è una vera e propria oasi naturalistica ricca di avifauna.

Con i suoi 9 km di spiaggia di sabbia fine e servizi di prim’ordine negli oltre 185 stabilimenti balneari, Cervia offre numerose attività per il tempo libero e tanto sport per ogni età. La sicurezza delle spiagge, così come la qualità delle acque e dei servizi, sono rispecchiati nel riconoscimento Bandiera Blu che Cervia vanta dal 1998

Cordialità, ospitalità e gastronomia romagnola trovano espressione nelle numerose strutture ricettive, nei ristoranti alla moda, nei bar e nelle discoteche che accolgono ogni anno migliaia di turisti. QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE Il periodo ideale è l'estate, in cui Cervia si anima con le attività perfette per ogni tipo di vacanza. Le famiglie possono rilassarsi in spiaggia e in pineta, mentre tra locali alla moda ed eventi organizzati i giovani hanno sempre l'occasione di divertirsi. I mercatini del Borgomarina, i concerti in piazza Garibaldi e le iniziative culturali ed artistiche sono solo alcuni degli affascinanti eventi a popolare la città in questa stagione. Nel periodo primaverile e autunnale sono molte le occasioni per gli amanti dello sport, della natura, della gastronomia e del benessere per visitare la città in un’atmosfera più tranquilla, ma anche in inverno Cervia non smette di esprimere il suo fascino. Le opportunità per fare shopping non mancano in centro e ai mercatini di Natale e sono imperdibili il Capodanno e il weekend di San Valentino, con cena a lume di candela e passeggiata mano nella mano per le vie del centro. In qualunque periodo dell'anno sono molti gli angoli della città da visitare, ognuno con i suoi luoghi o monumenti particolari. Partendo da Piazza Garibaldi, il cuore della città e teatro degli eventi più prestigiosi, si ammirano il Palazzo Comunale e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che al suo interno ospita reperti storici ed opere d'arte come il dipinto della "Madonna della Neve" sopravvissuto dalla città vecchia, o, appena fuori dalla Piazza, la Chiesa del Suffragio con il crocifisso ligneo del XIV secolo in stile gotico renano. Se si percorrono le mura interne si apre uno scorcio sul Teatro Comunale ottocentesco, per arrivare infine alla Piazzetta Pisacane, o "piazza delle erbe", dove si trova la Pietra delle Misure: una matrice con misurazioni unicamente cervesi come il "passo" e il "quadrè" usate ai tempi anche dai forestieri. Oggi la piazza ospita eventi di ogni genere, in un rinnovato centro di gastronomia e negozi. Di particolare interesse è la Vecchia Pescheria, uno degli edifici più antichi trasformato oggi in ristorante. Una volta usciti dalle mura si nota subito il borgo dei salinari, un'affascinante testimonianza di una città completamente ricostruita alla fine del XVII secolo. Affacciandosi sul Viale Roma salta subito all'occhio una fontana raffigurante una sirena: è l'Angelika, una vera e propria dedica d'amore di un turista tedesco nei confronti dell'amata e della città in cui trascorsero le loro estati più indimenticabili. Una svolta verso il canale e subito appare all'orizzonte la Torre S. Michele, uno dei simboli della città, insieme ai Magazzini del Sale situati sulle due sponde. Il Magazzino Torre ospita MUSA, Museo del Sale, custode delle tradizioni e della storia cittadine, mentre sul lato di fronte, il Magazzino Darsena è ora un luogo dedicato al benessere con eventi, enogastronomia e spa. Appena fuori dal centro storico si trova la Chiesa di Sant'Antonio, uno dei primi edifici realizzati a Cervia Nuova, ed è consigliabile attraversare il ponte mobile per visitare l'incantevole Fontana del Tappeto Sospeso, scintillante per il suo minuzioso mosaico di tessere intagliate a mano. Da maggio a settembre ogni angolo verde di Cervia si tinge di mille colori grazie alla mostra a cielo aperto di Città Giardino, dove esperti giardinieri provenienti da tutta Europa realizzano ogni anno aiuole capaci di stupire con i loro fiori e profumi. Inoltrate nella millenaria pineta, sorgono le Terme di Cervia, all’avanguardia per programmi e terapie grazie al liman, o fango di laguna, estratto dalla Salina di Cervia, preziosissimo per la salute insieme all’acqua madre. DA NON PERDERE Salina di CerviaSituata all'ingresso della città, la Salina di Cervia sa incantare con la sua storia e il fascino naturalistico dei bacini salanti e della fauna che li abita, come aironi, cavalieri d'italia e gli incantevoli fenicotteri rosa. Da non mancare le visite guidate organizzate dal Centro Visite, a piedi, in barca elettrica, o col trenino. 
Consigliato l'acquisto di un sacchetto di sale dolce prodotto nella salina Camillone: l’unica che produce ancora il sale artigianalmente, con gli attrezzi di legno di una volta e le procedure tradizionali. Casa delle FarfalleUn angolo di natura tropicale incorniciato dalla suggestiva pineta cervese, la Casa delle Farfalle apre ogni primavera con la sua serra popolata da centinaia di coloratissime farfalle. L'atmosfera serena incanta da sempre persone di ogni età, offrendo un'esperienza istruttiva per gli ospiti più curiosi grazie al percorso botanico esterno e al padiglione adiacente allestito con terrari di insetti bizzarri provenienti da tutto il mondo. SULLA TAVOLA Il sale dolce di Cervia, presidio Slow Food, è perfettamente integrato nella gastronomia locale e in altri prodotti unici di Cervia come il cioccolato al sale. Tra i cibi di produzione locale sono di particolare gusto la Cozza di Cervia, famosa anche all'estero come prodotto ecologico eccellente, così come il cardo dolce e l'antico asparago di Pinarella, prodotti tradizionali il cui gusto peculiare viene ottenuto grazie alla coltivazione nella sabbia marina. La tradizionale gastronomia romagnola si fa sentire tra un assaggio di piadina con squacquerone e rucola e un bel bicchiere di sangiovese. Vino bianco invece per la grigliata di pesce azzurro. Per dessert, albana e ciambella. Luoghi legati alla tradizione romagnola sono il Circolo dei pescatori, il Borgo Marina e i colorati chioschi di piadina. PER DIVERTIRSI In città o immersi nella natura, le opportunità per divertirsi non mancano per i turisti di ogni età. Da provare nel Parco Naturale le arrampicate tra gli alberi di Cervia Avventura, le passeggiate nel percorso botanico e un salto alla vecchia fattoria per incontrare in prima persona tanti animali diversi. Sono molte le attività sportive in cui cimentarsi, dall'equitazione agli sport da spiaggia fino ad attività più adrenaliniche come il go-kart. Da provare, gli itinerari in kayak nel canalino circondato dal verde della pineta. Per gli amanti del golf, campi attrezzati per professionisti e minigolf dalla scenografia suggestiva sono pronti a mettere alla prova chiunque: da chi pratica questo sport a livello professionale, alle famiglie che si cimentano per la prima volta. Infine l'iniziativa "Salinaro per un giorno" offre un'esperienza unica a chiunque voglia provare a toccare con mano la tradizione cervese della raccolta del sale. PER TENERSI IN FORMA Le Terme di Cervia e alcune SPA direttamente sulla spiaggia e negli alberghi, accolgono gli ospiti con rilassanti trattamenti estetici e curativi. Di notevole interesse è la piscina coperta delle Terme, che con la sua vasca di Acqua Madre ipertonica apporta principi benefici antinfiammatori e antibatterici a livello cutaneo, ma anche posturali grazie al naturale galleggiamento dovuto alla grande salinità dell'acqua, la più alta al mondo e superiore persino a quella del Mar Morto. Nella pineta adiacente alla struttura, vari percorsi attrezzati immersi nel verde e la Palestra all’aria aperta sono disponibili per passeggiate a piedi o in bicicletta, jogging o semplicemente per godere della natura. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Ironman Settembre
Atleti da tutto il mondo si riuniscono a Cervia per cimentarsi in questa emozionante gara di triathlon, un evento unico e imperdibile in Italia che si rinnova ogni anno alla fine dell'estate. Mille MigliaGiugno
La leggendaria corsa automobilistica fa tappa anche a Cervia in conclusione della prima giornata di gara. Durante l’evento 400 auto storiche sfilano per le sue vie, dove possono essere ammirate dagli spettatori. Sposalizio del mareGiorno dell’Ascensione
La festa più antica di Cervia, celebrata ancora oggi dal 1445. Il lancio propiziatorio dell'anello da parte del vescovo e la suspense del suo ripescaggio sono preceduti da un corteo medievale in piazza e il tradizionale raduno di barche storiche dalle vele sgargianti. Sapore di saleSettembre
Rievocazione dedicata all'Oro Bianco e alla sua storia, legata alle tradizioni di Cervia Vecchia. Da non perdere la "Rimessa del Sale", con numerosi mercatini e stand gastronomici ricchi di specialità locali, e visite guidate speciali per l'occasione. San Lorenzo10 agosto
Un appuntamento fisso ogni anno in cui la sera si tinge d’incanto con il bagliore dei fuochi d’artificio, da vedere negli stabilimenti balneari, aperti dalle 20 alle 3 di notte, con cene e intrattenimento. Concerti in piazzaDate variabili, da giugno a settembre
Ogni estate Piazza Garibaldi si trasforma in un palcoscenico all'aperto per cantanti e spettacoli di alto livello dedicati ad ogni tipo di pubblico. NEI DINTORNI Cervia è un punto di partenza adatto per interessanti escursioni, sia dal punto di vista storico che artistico: Pisignano è a breve distanza (km 6), con la Pieve di S. Stefano del 977 d. C. nota per i pregevoli affreschi, così come Cannuzzo (km 10), con la chiesa della Madonna degli Angeli in cui è conservato un ampio affresco del '500 raffigurante la Madonna. Castiglione di Cervia (km 9) con l’oratorio di S. Lorenzo e il bosco del Duca D'Altemps offre una meta interessante sia dal punto di vista culturale che naturalistico. Per gite di una giornata si consigliano Ravenna (km 20), la capitale del mosaico e Faenza (km 50), la città delle ceramiche. Percorsi naturalistici, storici, religiosi ed enogastronomici sono offerti dalle belle colline romagnole. Fra i borghi caratteristici, il castello di Montebello (km 42) con il fantasma di Azzurrina; la rocca medievale di Bertinoro (km 32) e Sarsina (km 50), città natale di Plauto. A 13 km, è d’obbligo una tappa al parco tematico di Mirabiliandia.
L’antico borgo medievale sorge sulla via Emilia a 10 km Nord di Rimini e 20 km a Sud di Cesena. In linea retta con il mare si raggiungono le spiagge di Rimini Nord e Bellaria Igea Marina, da cui dista 13 km. PERCHÉ VISITARLA Sono tanti i motivi per i quali vale la pena scoprire Santarcangelo: per la sua forte identità romagnola e l’atmosfera di grande borgo scandito da un giusto ritmo di vita, per la sua bellezza architettonica fatta di nobili palazzi, case borghigiane, vicoli e piazzette che le hanno conferito il titolo di Città d’Arte, per le manifestazioni di respiro internazionale che la animano non meno delle sagre di paese dense di profumi e di sapori. QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE Ogni momento dell’anno è un’occasione per programmare una visita alla cittadina e godere dei suoi luoghi. Adagiata su un morbido colle, chiamato colle di Giove, ancor oggi è ben riconoscibile la tipica struttura del borgo fortificato di impianto medioevale che la caratterizza.

Il Monte Giove è attraversato da un fitto reticolo di misteriose grotte tufacee notevoli per la loro bellezza architettonica sulle cui origini ed usi il dibattito è ancora aperto. Alcuni sostengono che servissero come cantine, altri invece che fossero luoghi di culto. Oggi, alcune di queste grotte sono aperte ai visitatori.

Ben visibile, nella piazza centrale Ganganelli, il grande arco trionfale eretto nel 1777 dalla cittadinanza in onore del concittadino Papa Clemente XIV (Ganganelli appunto, 1705-1774).

Torre del Campanone, Porta Cervese, Piazza delle Monache, Chiesa Collegiata, Pieve di San Michele, Sferisterio sono tutti caratteristici luoghi da visitare che conferiscono a questo borgo il suo fascino particolare.

Non si può fare a meno infine di ammirare le opere di pregio conservate al Museo Storico Archeologico MUSAS, un ricco patrimonio di arte e cultura, testimonianza unica della storia del territorio santarcangiolese e della sua gente. Di pari importanza è il MET - Museo Etnografico degli Usi e Costumi della Gente di Romagna, dedicato alle tradizioni popolari e all’identità culturale del luogo.

Santarcangelo è anche un paese che ha dato i natali a grandi artisti, si ricordano in particolare Guido Cagnacci, autentico maestro della pittura seicentesca, Tonino Guerra, sceneggiatore di registi famosi – sua la sceneggiatura di Amarcord di Federico Fellini – , gli scrittori dialettali Raffaello Baldini e Nino Pedretti. DA NON PERDERE Una tovaglia o un grembiule da cucina o altre simpatiche creazioni artigianali di stampe a ruggine sono un bel ricordo di Santarcangelo: basta recarsi alla bottega Stamperia Artigiana Marchi che da secoli di tradizioni utilizza ancora un mangano del 1600, unico al mondo per dimensioni e peso. SULLA TAVOLA A Santarcangelo si mangia bene, da queste parti è un’affermazione corrente! Compaiono sulle tavole dei ristoranti piatti caserecci e sfoglia fatta a mano, ma sono soprattutto le tagliatelle ad essere particolarmente rinomate.

C’è poi un’osteria che oltre alle squisitezze culinarie, profonde anche “sapori culturali”, è La Sangiovesa. All’interno, vari oggetti invitano a conoscere Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, nativo proprio del borgo. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Tre gli appuntamenti che portano Santarcangelo alla ribalta. A luglio, il prestigioso Festival Internazionale del Teatro in piazza con un nutrito calendario di eventi all’aperto e ospiti internazionali. La Fiera di San Michele di fine settembre, dedicata all’ambiente, agli animali e alla gastronomia. Infine, l’11 novembre, la Fiera di San Martino con cantastorie, mercato dei prodotti autunnali e il curioso "Palio della piadina" aperto a tutti i non-professionisti. NEI DINTORNI Partendo da piazza Ganganelli verso la collina, si percorre la SP 14 e dopo circa 6 km si giunge a Poggio Torriana dove si nota la sagoma del suggestivo Palazzo Marcosanti, residenza fortificata di campagna del XIII secolo, e dove si possono visitare i Mulini testimonianza della ricca realtà molitoria della Valmarecchia.
Proseguendo sulla SP 14, dopo 5 km si raggiunge Torriana , appollaiata su uno sperone roccioso; dopo altri 4 km si incontra Montebello posizionata anch’essa su un’altura che domina la valle: qui è d’obbligo la visita alla Rocca dei Guidi di Bagno castello reso famoso dalla leggenda del fantasma di Azzurrina.
131 persone del luogo consigliano
Santarcangelo di Romagna
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L’antico borgo medievale sorge sulla via Emilia a 10 km Nord di Rimini e 20 km a Sud di Cesena. In linea retta con il mare si raggiungono le spiagge di Rimini Nord e Bellaria Igea Marina, da cui dista 13 km. PERCHÉ VISITARLA Sono tanti i motivi per i quali vale la pena scoprire Santarcangelo: per la sua forte identità romagnola e l’atmosfera di grande borgo scandito da un giusto ritmo di vita, per la sua bellezza architettonica fatta di nobili palazzi, case borghigiane, vicoli e piazzette che le hanno conferito il titolo di Città d’Arte, per le manifestazioni di respiro internazionale che la animano non meno delle sagre di paese dense di profumi e di sapori. QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE Ogni momento dell’anno è un’occasione per programmare una visita alla cittadina e godere dei suoi luoghi. Adagiata su un morbido colle, chiamato colle di Giove, ancor oggi è ben riconoscibile la tipica struttura del borgo fortificato di impianto medioevale che la caratterizza.

Il Monte Giove è attraversato da un fitto reticolo di misteriose grotte tufacee notevoli per la loro bellezza architettonica sulle cui origini ed usi il dibattito è ancora aperto. Alcuni sostengono che servissero come cantine, altri invece che fossero luoghi di culto. Oggi, alcune di queste grotte sono aperte ai visitatori.

Ben visibile, nella piazza centrale Ganganelli, il grande arco trionfale eretto nel 1777 dalla cittadinanza in onore del concittadino Papa Clemente XIV (Ganganelli appunto, 1705-1774).

Torre del Campanone, Porta Cervese, Piazza delle Monache, Chiesa Collegiata, Pieve di San Michele, Sferisterio sono tutti caratteristici luoghi da visitare che conferiscono a questo borgo il suo fascino particolare.

Non si può fare a meno infine di ammirare le opere di pregio conservate al Museo Storico Archeologico MUSAS, un ricco patrimonio di arte e cultura, testimonianza unica della storia del territorio santarcangiolese e della sua gente. Di pari importanza è il MET - Museo Etnografico degli Usi e Costumi della Gente di Romagna, dedicato alle tradizioni popolari e all’identità culturale del luogo.

Santarcangelo è anche un paese che ha dato i natali a grandi artisti, si ricordano in particolare Guido Cagnacci, autentico maestro della pittura seicentesca, Tonino Guerra, sceneggiatore di registi famosi – sua la sceneggiatura di Amarcord di Federico Fellini – , gli scrittori dialettali Raffaello Baldini e Nino Pedretti. DA NON PERDERE Una tovaglia o un grembiule da cucina o altre simpatiche creazioni artigianali di stampe a ruggine sono un bel ricordo di Santarcangelo: basta recarsi alla bottega Stamperia Artigiana Marchi che da secoli di tradizioni utilizza ancora un mangano del 1600, unico al mondo per dimensioni e peso. SULLA TAVOLA A Santarcangelo si mangia bene, da queste parti è un’affermazione corrente! Compaiono sulle tavole dei ristoranti piatti caserecci e sfoglia fatta a mano, ma sono soprattutto le tagliatelle ad essere particolarmente rinomate.

C’è poi un’osteria che oltre alle squisitezze culinarie, profonde anche “sapori culturali”, è La Sangiovesa. All’interno, vari oggetti invitano a conoscere Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore di fama internazionale, nativo proprio del borgo. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Tre gli appuntamenti che portano Santarcangelo alla ribalta. A luglio, il prestigioso Festival Internazionale del Teatro in piazza con un nutrito calendario di eventi all’aperto e ospiti internazionali. La Fiera di San Michele di fine settembre, dedicata all’ambiente, agli animali e alla gastronomia. Infine, l’11 novembre, la Fiera di San Martino con cantastorie, mercato dei prodotti autunnali e il curioso "Palio della piadina" aperto a tutti i non-professionisti. NEI DINTORNI Partendo da piazza Ganganelli verso la collina, si percorre la SP 14 e dopo circa 6 km si giunge a Poggio Torriana dove si nota la sagoma del suggestivo Palazzo Marcosanti, residenza fortificata di campagna del XIII secolo, e dove si possono visitare i Mulini testimonianza della ricca realtà molitoria della Valmarecchia.
Proseguendo sulla SP 14, dopo 5 km si raggiunge Torriana , appollaiata su uno sperone roccioso; dopo altri 4 km si incontra Montebello posizionata anch’essa su un’altura che domina la valle: qui è d’obbligo la visita alla Rocca dei Guidi di Bagno castello reso famoso dalla leggenda del fantasma di Azzurrina.
A circa 30 km da Pecoranera, a metà strada tra Bologna e Rimini, sorge Faenza. In 35 minuti di auto si può raggiungere una delle città più importanti per la storia e la produzione della ceramica PERCHÉ VISITARLA Sin dal 1300, Faenza fu un importante punto d’incontro politico e culturale grazie ai legami che la locale signoria dei Manfredi seppe instaurare con la Firenze dei Medici. Per secoli la città è stata impreziosita da monumenti che ancora oggi conservano inalterato il loro fascino.
Gli spazi urbani stessi sono dei capolavori con l’imponente Piazza del Popolo, delimitata da due ali porticate su cui si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale, già dimora dei Manfredi, Piazza della Libertà con il Duomo di fine quattrocento che custodisce numerose opere d’arte del periodo rinascimentale e la Fontana monumentale, i cui bronzi risalgono al XVII secolo.
Tra gli altri notevoli monumenti del centro storico, il settecentesco Palazzo Milzetti con gli ambienti interni decorati da raffinate tempere neoclassiche, l’elegante Teatro Masini e la Pinacoteca.
Il Museo Internazionale della Ceramica (MIC), fondato nel 1908, ospita pezzi di ogni provenienza geografica e di ogni epoca storica, con una ricca sezione dedicata alle ceramiche faentine del Rinascimento.
Altre raccolte d’arte di grande interesse si possono ammirare presso la Pinacoteca Comunale, il più antico museo della città e il Museo Carlo Zauli. Una visita (solo su prenotazione) merita anche il Museo Civico delle Scienze Naturali, fra i più importanti della Romagna per la ricca collezione di insetti, uccelli e fossili. QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE Faenza vale una visita tutto l’anno, anche per le numerose iniziative culturali, manifestazioni, mostre e mercati legati al mondo ceramico. DA NON PERDERE Sinonimo internazionale di ceramica - faiance è infatti ancora oggi il nome della maiolica in molte lingue europee - la cui antica tradizione artigianale risale al XII secolo, Faenza raggiunse il suo splendore nel periodo rinascimentale. Qui l’arte della ceramica ha coniugato il nuovo all’antico e un vivace senso artistico si ritrova nelle ben oltre sessanta botteghe ceramiche dove artigiani e artisti producono oggetti a marchio certificato, in forme e decori che spaziano dalle riproduzioni storiche alle sperimentazioni artistiche. Piatti, vasi, boccali, zuppiere e albarelli sono oggi raffinati souvenir che ben figurano in ogni casa. SULLA TAVOLA Il territorio è ricco di prodotti di alta qualità come la Pesca di Romagna e la Nettarina IGP, albicocche e uva, anche di produzione biologica. I vini a marchio DOC vanno dal Sangiovese, al Trebbiano, dal Pagadebit alla famosa Cagnina dolce, all’apprezzato Albana DOCG nelle versioni secco e passito. A tavola, tradizionali primi piatti di pasta tirata a mano e passatelli in brodo. Degustazioni tipiche sulla Strada della Romagna – Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Faenza. PER DIVERTIRSI Nei mesi estivi, il centro storico si anima con i “Martedì d’Estate”, tradizionale appuntamento durante il quale le numerose attività commerciali ed artigianali propongono un’occasione di svago in un clima di grande ospitalità con mostre ed esposizioni allestite lungo le vie, visite guidate a palazzi storici e chiese, musica dal vivo e degustazione di specialità enogastronomiche locali proposte da ristoranti e bar. PER TENERSI IN FORMA Suggestivi percorsi all’interno del centro storico e interessanti varianti fuori dalla città invitano a scoprire la storia e la natura di questi luoghi. Tutti i percorsi e le visite guidate sono segnalati qui. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Faenza celebra il suo passato nel Palio del Niballo, una delle più antiche giostre conosciute. Nel mese di giugno, i cinque rioni cittadini animano la città con sfide tra sbandieratori e tamburini, gustose serate gastronomiche e divertenti spettacoli, fino alla corsa del Palio in cui i cavalieri si affrontano nella giostra medioevale del Niballo. La gara è preceduta da un imponente corteo storico che rievoca i fasti della signoria dei Manfredi. A maggio prende vita il Maggio Faentino. Un contenitore di eventi uniti da un denominatore comune: il buon vivere. Arte, Cultura, Enogastronomia, Sport e Musica si uniscono per far conoscere la realtà faentina anche fuori dal territorio. Ogni due anni, il primo fine settimana di settembre, si svolge invece Argillà.-Italia, uno dei principali festival della ceramica a livello europeo.
La mostra-mercato aperta anche in orario serale, offre ai visitatori la possibilità di una piacevole passeggiata notturna tra gli stand degli espositori, che presentano a Faenza la loro migliore produzione di ceramiche artistiche e artigianali, spaziando tra arte, scultura, design, complementi d’arredo, oggetti per la casa e accessori moda.
Numerosi inoltre gli eventi collaterali a fianco della mostra mercato, che compongono la dimensione festival, tra cui il Mondial Tornianti (competizione internazionale al tornio), spettacolari cotture notturne nei forni all’aperto, attività ceramiche per bambini, laboratori, workshop, mostre e conferenze. NEI DINTORNI Percorrendo un circuito ad anello sono visitabili i Comuni che, oltre a Faenza stessa, fanno parte del territorio “Terre di Faenza”: Riolo Terme (km17), Casola Valsenio (km 30), Brisighella (km 13), Castel Bolognese (km 8) e Solarolo (km 11). Da Faenza e facilmente raggiungibile Ravenna (circa Km 30), antica città bizantina famosa in tutto il mondo per i suoi mosaici e ricca di monumenti che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
51 persone del luogo consigliano
Faenza
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A circa 30 km da Pecoranera, a metà strada tra Bologna e Rimini, sorge Faenza. In 35 minuti di auto si può raggiungere una delle città più importanti per la storia e la produzione della ceramica PERCHÉ VISITARLA Sin dal 1300, Faenza fu un importante punto d’incontro politico e culturale grazie ai legami che la locale signoria dei Manfredi seppe instaurare con la Firenze dei Medici. Per secoli la città è stata impreziosita da monumenti che ancora oggi conservano inalterato il loro fascino.
Gli spazi urbani stessi sono dei capolavori con l’imponente Piazza del Popolo, delimitata da due ali porticate su cui si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale, già dimora dei Manfredi, Piazza della Libertà con il Duomo di fine quattrocento che custodisce numerose opere d’arte del periodo rinascimentale e la Fontana monumentale, i cui bronzi risalgono al XVII secolo.
Tra gli altri notevoli monumenti del centro storico, il settecentesco Palazzo Milzetti con gli ambienti interni decorati da raffinate tempere neoclassiche, l’elegante Teatro Masini e la Pinacoteca.
Il Museo Internazionale della Ceramica (MIC), fondato nel 1908, ospita pezzi di ogni provenienza geografica e di ogni epoca storica, con una ricca sezione dedicata alle ceramiche faentine del Rinascimento.
Altre raccolte d’arte di grande interesse si possono ammirare presso la Pinacoteca Comunale, il più antico museo della città e il Museo Carlo Zauli. Una visita (solo su prenotazione) merita anche il Museo Civico delle Scienze Naturali, fra i più importanti della Romagna per la ricca collezione di insetti, uccelli e fossili. QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE Faenza vale una visita tutto l’anno, anche per le numerose iniziative culturali, manifestazioni, mostre e mercati legati al mondo ceramico. DA NON PERDERE Sinonimo internazionale di ceramica - faiance è infatti ancora oggi il nome della maiolica in molte lingue europee - la cui antica tradizione artigianale risale al XII secolo, Faenza raggiunse il suo splendore nel periodo rinascimentale. Qui l’arte della ceramica ha coniugato il nuovo all’antico e un vivace senso artistico si ritrova nelle ben oltre sessanta botteghe ceramiche dove artigiani e artisti producono oggetti a marchio certificato, in forme e decori che spaziano dalle riproduzioni storiche alle sperimentazioni artistiche. Piatti, vasi, boccali, zuppiere e albarelli sono oggi raffinati souvenir che ben figurano in ogni casa. SULLA TAVOLA Il territorio è ricco di prodotti di alta qualità come la Pesca di Romagna e la Nettarina IGP, albicocche e uva, anche di produzione biologica. I vini a marchio DOC vanno dal Sangiovese, al Trebbiano, dal Pagadebit alla famosa Cagnina dolce, all’apprezzato Albana DOCG nelle versioni secco e passito. A tavola, tradizionali primi piatti di pasta tirata a mano e passatelli in brodo. Degustazioni tipiche sulla Strada della Romagna – Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Faenza. PER DIVERTIRSI Nei mesi estivi, il centro storico si anima con i “Martedì d’Estate”, tradizionale appuntamento durante il quale le numerose attività commerciali ed artigianali propongono un’occasione di svago in un clima di grande ospitalità con mostre ed esposizioni allestite lungo le vie, visite guidate a palazzi storici e chiese, musica dal vivo e degustazione di specialità enogastronomiche locali proposte da ristoranti e bar. PER TENERSI IN FORMA Suggestivi percorsi all’interno del centro storico e interessanti varianti fuori dalla città invitano a scoprire la storia e la natura di questi luoghi. Tutti i percorsi e le visite guidate sono segnalati qui. APPUNTAMENTI DI RILIEVO Faenza celebra il suo passato nel Palio del Niballo, una delle più antiche giostre conosciute. Nel mese di giugno, i cinque rioni cittadini animano la città con sfide tra sbandieratori e tamburini, gustose serate gastronomiche e divertenti spettacoli, fino alla corsa del Palio in cui i cavalieri si affrontano nella giostra medioevale del Niballo. La gara è preceduta da un imponente corteo storico che rievoca i fasti della signoria dei Manfredi. A maggio prende vita il Maggio Faentino. Un contenitore di eventi uniti da un denominatore comune: il buon vivere. Arte, Cultura, Enogastronomia, Sport e Musica si uniscono per far conoscere la realtà faentina anche fuori dal territorio. Ogni due anni, il primo fine settimana di settembre, si svolge invece Argillà.-Italia, uno dei principali festival della ceramica a livello europeo.
La mostra-mercato aperta anche in orario serale, offre ai visitatori la possibilità di una piacevole passeggiata notturna tra gli stand degli espositori, che presentano a Faenza la loro migliore produzione di ceramiche artistiche e artigianali, spaziando tra arte, scultura, design, complementi d’arredo, oggetti per la casa e accessori moda.
Numerosi inoltre gli eventi collaterali a fianco della mostra mercato, che compongono la dimensione festival, tra cui il Mondial Tornianti (competizione internazionale al tornio), spettacolari cotture notturne nei forni all’aperto, attività ceramiche per bambini, laboratori, workshop, mostre e conferenze. NEI DINTORNI Percorrendo un circuito ad anello sono visitabili i Comuni che, oltre a Faenza stessa, fanno parte del territorio “Terre di Faenza”: Riolo Terme (km17), Casola Valsenio (km 30), Brisighella (km 13), Castel Bolognese (km 8) e Solarolo (km 11). Da Faenza e facilmente raggiungibile Ravenna (circa Km 30), antica città bizantina famosa in tutto il mondo per i suoi mosaici e ricca di monumenti che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Località di vacanza per eccellenza sulla Riviera Adriatica, Rimini sorge in quel lembo meridionale della Romagna compreso fra il mare Adriatico e le dolci colline dell'Appennino, dove, a soli 20 km, svetta il monte Titano con la Repubblica di San Marino. Perché visitarla Da oltre 160 anni, Rimini è nei ricordi e nei sogni di generazioni di vacanzieri. Il segreto del suo successo sono la cordialità, l’ospitalità dei luoghi e dei suoi abitanti e un territorio famoso per i suoi 15 km di spiaggia, 230 colorati stabilimenti balneari, oltre 1000 alberghi e parchi divertimento, ma anche per i suoi 2000 anni di storia e un piccolo scrigno d`arte. Qui il mare è un modo di vivere, è la scenografia dei film di Fellini, è il mito del divertimento estivo che si rinnova ogni giorno, è la magia delle brume d’inverno. Ma prima di tutto questo, Rimini è stata una città ambita e contesa, capitale di una signoria, quella dei Malatesta, crocevia di culture di cui conserva antiche e preziose testimonianze. I suoi tesori d’arte contemplano capolavori unici che vanno dal periodo romano a quello rinascimentale. Un luogo da conoscere seguendo le tracce imponenti e suggestive lasciate da venti secoli di storia come l`Arco d`Augusto, il Ponte di Tiberio, Castel Sismondo, il Tempio Malatestiano, la romana piazza Tre Martiri o la medioevale piazza Cavour, per terminare con il Museo della città che custodisce il suo passato, attraverso oltre 1500 opere, e il sito archeologico della ‘Domus del Chirurgo’ con l’eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, giunto intatto a noi dall'età romana. Rimini è anche la città del Teatro “Amintore Galli”, capolavoro neoclassico di Luigi Poletti, inaugurato da Giuseppe Verdi nel 1857 con L'Aroldo; uno degli esempi più significativi dell'architettura teatrale dell'Ottocento, lesionato dai bombardamenti del 1943 e ora, dopo decenni di abbandono e un intervento di totale ristrutturazione, nuovamente aperto al pubblico. Da non perdere anche il nuovo sito museale di arte contemporanea PART- Palazzi dell'arte di Rimini, inaugurato il 24 settembre 2020 per restituire alla città, in un progetto unitario, la riqualificazione a fini culturali di due edifici storici nel cuore di Rimini con la collocazione permanente dell'eclettica raccolta di opere d’arte contemporanea donate alla Fondazione San Patrignano. Una raccolta frutto della prima grande iniziativa italiana di endowment e che oggi arricchisce il cuore storico di Rimini con opere dal respiro internazionale. Un concentrato di bellezza che da alcuni anni la città sta recuperando e valorizzando e che nel 2021 si completa con l'inaugurazione del Fellini Museum, polo museale diffuso di nuovissima concezione e il più grande progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini, che a Rimini ha avuto i natali nel 1920. Una passeggiata a piedi nudi in riva al mare, per chiacchiere o meditazioni, è sicuramente avvincente ogni giorno dell’anno, nell’eccellente organizzazione estiva o nella solitaria melanconia della stagione invernale. Da sempre in questa città laboratorio nascono le tendenze più nuove: street bar, happy hour, aperitivi in spiaggia, cene in riva al mare, sport del futuro o il nordic walking sulla sabbia. Il divertimento segue tutti i gusti e tutte le età. E per chi vuole coniugare vacanza e benessere, affacciata sulla spiaggia sorge RiminiTerme, centro all’avanguardia per il benessere del corpo e della mente. Rimini è anche la città dei congressi e dei grandi eventi. Completata nel 2001 e ampliata nel 2017, la Fiera di Rimini è uno dei più grandi quartieri fieristici d’Italia in termini di superficie, dotata anche di una stazione ferroviaria sulla linea Milano-Bari, mentre il Palacongressi, inaugurato nel 2011, è una delle strutture più versatili, eleganti e all’avanguardia a livello internazionale. Che si dorma in tenda o in una suite del Grand Hotel prediletto da Federico Fellini, Rimini è sicuramente un buon posto dove approdare. Camera con vista Se è risaputo che Federico Fellini aveva la sua suite al Grand Hotel di Rimini, comunicante con quella di Giulietta Masina, non tutti forse sanno che nella camera n° 302 dell'Hotel Villa Adriatica, Gabriele D'Annunzio raggiunse Eleonora Duse e che ne parlarono tutti i giornali dell'epoca. Come non tutti sanno che anni fa all'Hotel Gradisca ha dormito George Clooney, capitato per caso con un gruppo di amici in motocicletta. Da non perdere Prima di lasciare la città non mancate di fare una passeggiata al Marina di Rimini, uno dei porti turistici più belli e all’avanguardia del Mediterraneo con una camminata sopraelevata di oltre 1.300 mt. che si protende sul mare.
Per scoprire la vita e le tradizioni di marinai e pescatori, si può esplorare il Porto Canale o fare un salto al grande mercato del pesce. Sulla tavola Ai buongustai si suggerisce di assaggiare una vera piadina riminese. Qui la piadina è infatti più sottile e ognuno la riempie come vuole: dal prosciutto e mozzarella alle erbe di campo fino alla cioccolata.
Altri protagonisti della tavola sono il pesce azzurro dell’Adriatico e il vino rosso Sangiovese. Viaggiare poi lungo i percorsi della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini è un ottimo modo per scoprire piatti e ricette del passato. Per divertirsi Rimini non va mai a dormire, perché qui si vive di giorno e di notte. Ma il divertimento è allegro e mai trasgressivo.
La movida riminese si accende ogni sera in vari punti della città, nella zona del porto, a Marina Centro, dove ci sono i locali che fanno tendenza, sul lungomare o sulla spiaggia.
Ma di cantinette, pub e ristorantini brulica anche il centro storico, in particolare la zona della Vecchia Pescheria in piazza Cavour, punto d’incontro durante tutto l’anno o le viuzze del Borgo San Giuliano. Per tenersi in forma Dagli sport di tendenza ai giochi must sulla spiaggia, come il beach volley e il beach tennis, fino alle novità tutte da scoprire come il padel, lo speedminton o il nordic walking on the beach, a Rimini si può praticare qualsiasi sport.
Club, società, federazioni sempre più la scelgono come luogo per manifestazioni, gare, meeting, campionati o per presentare le ultime novità. Il territorio in questi anni si è attrezzato sempre più per essere ‘bike-friendly’, dotandosi di numerose piste ciclabili e servizi dedicati e grazie anche al nuovo Parco del Mare, il grande progetto di riqualificazione del lungomare di Rimini che, procedendo per step, sta trasformando i 16 chilometri di waterfront riminese con maggiori spazi da vivere open air e servizi dedicati al benessere e alla qualità della vita, come le isole fitness, dove si pratica attività fisica outdoor. Appuntamenti di rilievo La Riviera di Rimini è un’esplosione di eventi durante tutto l’anno: spettacoli, festival teatrali e cinematografici, mostre d’arte, gare sportive, meeting culturali, sagre e raduni di ogni genere, senza dimenticare i tradizionali mercatini. L’estate riminese è punteggiata da eventi all’insegna del divertimento, della cultura, dello sport, della musica, della tradizione e dell'enogastronomia, mentre la Notte Rosa, ogni anno, in luglio, festeggia il ‘Capodanno dell’estate’.
Da non mancare poi quello vero, il 31 dicembre, da alcuni anni il Fine d’Anno degli Italiani per antonomasia. Informazioni e consigli utili Se volete fare un giro in centro storico e scoprire una Rimini inaspettata, rivolgetevi al Museo della Città: in ogni periodo dell’anno sapranno indicarvi le iniziative per adulti e bambini, da soli o in gruppo legate all'arte e alla cultura riminese. Gli uffici informazioni possono fornire indicazioni sui percorsi guidati che toccano i più significativi monumenti della città. Nei dintorni A pochi chilometri dal mare, uno splendido entroterra, su cui un tempo regnavano la Signoria dei Malatesta e dei Montefeltro, si spalanca lungo le vallate dei fiumi Marecchia e Conca. Il paesaggio custodisce numerose rocche e castelli, antiche tradizioni e sapori unici. Questi manieri sono riprodotti anche nel divertente gioco d’acqua del parco tematico Italia in miniatura, spettacolare Italia in scala con 272 perfette riproduzioni, dove si può persino navigare fra i canali di una realistica Venezia. La Riviera Romagnola conta poi il maggior numero di parchi tematici in Europa: da Ravenna a Cattolica sono ben diciotto. Tra i più conosciuti: Fiabilandia (per i più piccini), Oltremare, Mirabilandia e Aquafan.
205 persone del luogo consigliano
Rimini
205 persone del luogo consigliano
Località di vacanza per eccellenza sulla Riviera Adriatica, Rimini sorge in quel lembo meridionale della Romagna compreso fra il mare Adriatico e le dolci colline dell'Appennino, dove, a soli 20 km, svetta il monte Titano con la Repubblica di San Marino. Perché visitarla Da oltre 160 anni, Rimini è nei ricordi e nei sogni di generazioni di vacanzieri. Il segreto del suo successo sono la cordialità, l’ospitalità dei luoghi e dei suoi abitanti e un territorio famoso per i suoi 15 km di spiaggia, 230 colorati stabilimenti balneari, oltre 1000 alberghi e parchi divertimento, ma anche per i suoi 2000 anni di storia e un piccolo scrigno d`arte. Qui il mare è un modo di vivere, è la scenografia dei film di Fellini, è il mito del divertimento estivo che si rinnova ogni giorno, è la magia delle brume d’inverno. Ma prima di tutto questo, Rimini è stata una città ambita e contesa, capitale di una signoria, quella dei Malatesta, crocevia di culture di cui conserva antiche e preziose testimonianze. I suoi tesori d’arte contemplano capolavori unici che vanno dal periodo romano a quello rinascimentale. Un luogo da conoscere seguendo le tracce imponenti e suggestive lasciate da venti secoli di storia come l`Arco d`Augusto, il Ponte di Tiberio, Castel Sismondo, il Tempio Malatestiano, la romana piazza Tre Martiri o la medioevale piazza Cavour, per terminare con il Museo della città che custodisce il suo passato, attraverso oltre 1500 opere, e il sito archeologico della ‘Domus del Chirurgo’ con l’eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, giunto intatto a noi dall'età romana. Rimini è anche la città del Teatro “Amintore Galli”, capolavoro neoclassico di Luigi Poletti, inaugurato da Giuseppe Verdi nel 1857 con L'Aroldo; uno degli esempi più significativi dell'architettura teatrale dell'Ottocento, lesionato dai bombardamenti del 1943 e ora, dopo decenni di abbandono e un intervento di totale ristrutturazione, nuovamente aperto al pubblico. Da non perdere anche il nuovo sito museale di arte contemporanea PART- Palazzi dell'arte di Rimini, inaugurato il 24 settembre 2020 per restituire alla città, in un progetto unitario, la riqualificazione a fini culturali di due edifici storici nel cuore di Rimini con la collocazione permanente dell'eclettica raccolta di opere d’arte contemporanea donate alla Fondazione San Patrignano. Una raccolta frutto della prima grande iniziativa italiana di endowment e che oggi arricchisce il cuore storico di Rimini con opere dal respiro internazionale. Un concentrato di bellezza che da alcuni anni la città sta recuperando e valorizzando e che nel 2021 si completa con l'inaugurazione del Fellini Museum, polo museale diffuso di nuovissima concezione e il più grande progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini, che a Rimini ha avuto i natali nel 1920. Una passeggiata a piedi nudi in riva al mare, per chiacchiere o meditazioni, è sicuramente avvincente ogni giorno dell’anno, nell’eccellente organizzazione estiva o nella solitaria melanconia della stagione invernale. Da sempre in questa città laboratorio nascono le tendenze più nuove: street bar, happy hour, aperitivi in spiaggia, cene in riva al mare, sport del futuro o il nordic walking sulla sabbia. Il divertimento segue tutti i gusti e tutte le età. E per chi vuole coniugare vacanza e benessere, affacciata sulla spiaggia sorge RiminiTerme, centro all’avanguardia per il benessere del corpo e della mente. Rimini è anche la città dei congressi e dei grandi eventi. Completata nel 2001 e ampliata nel 2017, la Fiera di Rimini è uno dei più grandi quartieri fieristici d’Italia in termini di superficie, dotata anche di una stazione ferroviaria sulla linea Milano-Bari, mentre il Palacongressi, inaugurato nel 2011, è una delle strutture più versatili, eleganti e all’avanguardia a livello internazionale. Che si dorma in tenda o in una suite del Grand Hotel prediletto da Federico Fellini, Rimini è sicuramente un buon posto dove approdare. Camera con vista Se è risaputo che Federico Fellini aveva la sua suite al Grand Hotel di Rimini, comunicante con quella di Giulietta Masina, non tutti forse sanno che nella camera n° 302 dell'Hotel Villa Adriatica, Gabriele D'Annunzio raggiunse Eleonora Duse e che ne parlarono tutti i giornali dell'epoca. Come non tutti sanno che anni fa all'Hotel Gradisca ha dormito George Clooney, capitato per caso con un gruppo di amici in motocicletta. Da non perdere Prima di lasciare la città non mancate di fare una passeggiata al Marina di Rimini, uno dei porti turistici più belli e all’avanguardia del Mediterraneo con una camminata sopraelevata di oltre 1.300 mt. che si protende sul mare.
Per scoprire la vita e le tradizioni di marinai e pescatori, si può esplorare il Porto Canale o fare un salto al grande mercato del pesce. Sulla tavola Ai buongustai si suggerisce di assaggiare una vera piadina riminese. Qui la piadina è infatti più sottile e ognuno la riempie come vuole: dal prosciutto e mozzarella alle erbe di campo fino alla cioccolata.
Altri protagonisti della tavola sono il pesce azzurro dell’Adriatico e il vino rosso Sangiovese. Viaggiare poi lungo i percorsi della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini è un ottimo modo per scoprire piatti e ricette del passato. Per divertirsi Rimini non va mai a dormire, perché qui si vive di giorno e di notte. Ma il divertimento è allegro e mai trasgressivo.
La movida riminese si accende ogni sera in vari punti della città, nella zona del porto, a Marina Centro, dove ci sono i locali che fanno tendenza, sul lungomare o sulla spiaggia.
Ma di cantinette, pub e ristorantini brulica anche il centro storico, in particolare la zona della Vecchia Pescheria in piazza Cavour, punto d’incontro durante tutto l’anno o le viuzze del Borgo San Giuliano. Per tenersi in forma Dagli sport di tendenza ai giochi must sulla spiaggia, come il beach volley e il beach tennis, fino alle novità tutte da scoprire come il padel, lo speedminton o il nordic walking on the beach, a Rimini si può praticare qualsiasi sport.
Club, società, federazioni sempre più la scelgono come luogo per manifestazioni, gare, meeting, campionati o per presentare le ultime novità. Il territorio in questi anni si è attrezzato sempre più per essere ‘bike-friendly’, dotandosi di numerose piste ciclabili e servizi dedicati e grazie anche al nuovo Parco del Mare, il grande progetto di riqualificazione del lungomare di Rimini che, procedendo per step, sta trasformando i 16 chilometri di waterfront riminese con maggiori spazi da vivere open air e servizi dedicati al benessere e alla qualità della vita, come le isole fitness, dove si pratica attività fisica outdoor. Appuntamenti di rilievo La Riviera di Rimini è un’esplosione di eventi durante tutto l’anno: spettacoli, festival teatrali e cinematografici, mostre d’arte, gare sportive, meeting culturali, sagre e raduni di ogni genere, senza dimenticare i tradizionali mercatini. L’estate riminese è punteggiata da eventi all’insegna del divertimento, della cultura, dello sport, della musica, della tradizione e dell'enogastronomia, mentre la Notte Rosa, ogni anno, in luglio, festeggia il ‘Capodanno dell’estate’.
Da non mancare poi quello vero, il 31 dicembre, da alcuni anni il Fine d’Anno degli Italiani per antonomasia. Informazioni e consigli utili Se volete fare un giro in centro storico e scoprire una Rimini inaspettata, rivolgetevi al Museo della Città: in ogni periodo dell’anno sapranno indicarvi le iniziative per adulti e bambini, da soli o in gruppo legate all'arte e alla cultura riminese. Gli uffici informazioni possono fornire indicazioni sui percorsi guidati che toccano i più significativi monumenti della città. Nei dintorni A pochi chilometri dal mare, uno splendido entroterra, su cui un tempo regnavano la Signoria dei Malatesta e dei Montefeltro, si spalanca lungo le vallate dei fiumi Marecchia e Conca. Il paesaggio custodisce numerose rocche e castelli, antiche tradizioni e sapori unici. Questi manieri sono riprodotti anche nel divertente gioco d’acqua del parco tematico Italia in miniatura, spettacolare Italia in scala con 272 perfette riproduzioni, dove si può persino navigare fra i canali di una realistica Venezia. La Riviera Romagnola conta poi il maggior numero di parchi tematici in Europa: da Ravenna a Cattolica sono ben diciotto. Tra i più conosciuti: Fiabilandia (per i più piccini), Oltremare, Mirabilandia e Aquafan.

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La produzione vinicola in Emilia-Romagna vanta radici millenarie: ancora prima che i Romani iniziassero a perfezionare l’arte della vinificazione, il vino era prodotto utilizzando uve selvatiche, a cui peraltro venivano riconosciute niente meno che proprietà terapeutiche. Oggi le proprietà benefiche e antiossidanti del vino sono costantemente oggetto di studi e approfondimenti, ma ciò che ormai è certezza è quanto questa bevanda sia portentosa per il buonumore e la convivialità. Sarà questo il segreto della rinomata ospitalità romagnola?