Le minicase di un duo nomade consentono agli ospiti di riconciliarsi con la natura
In breve
La coppia ha trovato la propria felicità girovagando per il mondo in un camper.
Hanno iniziato ad affittare una minicasa per dimostrare agli ospiti come si può vivere bene ma con poco.
Hanno ottenuto lo stato di Superhost e dicono di preferire la loro attività di host ai viaggi.
Erle e Jeremy, due viaggiatori che girano il mondo zaino in spalla, non avrebbero mai pensato di potersi incontrare casualmente per ben 2 volte. Si sono incontrati in Thailandia nel 2012, ma poi si sono persi di vista e non si sono sentiti per anni. Poi il caso ha voluto che si incontrassero di nuovo a Sydney nel 2016, ed è lì che è scattata la scintilla. Nel giro di poche settimane hanno iniziato a girovagare insieme per l'Outback australiano in un camper convertito.
Durante i loro viaggi hanno iniziato a mettere a punto un piano per tornare in Norvegia, dove è cresciuta Erle. Entrambi avevano studiato economia, ma non guardavano al classico lavoro d'ufficio come qualcosa che li avrebbe fatti sentire appagati. Avendo soggiornato come ospiti in alloggi Airbnb, erano convinti che avrebbero potuto essere degli ottimi host e che la Norvegia avrebbe offerto loro uno scenario mozzafiato per svolgere questa attività.
Spinti dalla loro passione per i viaggi e da concetti a loro cari come il minimalismo e l'ambientalismo, pensavano che affittare una minicasa avrebbe permesso loro di condividere un'importante lezione che avevano imparato dopo anni di viaggi zaino in spalla, cioè che "non è necessario avere molte cose per essere felici".
Quello che non sapevano è che l'attività di host sarebbe diventata l'unica cosa che avrebbero amato più dei viaggi.
Un sogno che diventa realtà
Erle e Jeremy, entrambi cresciuti in Belgio, hanno trovato il posto dei loro sogni poco dopo essersi trasferiti in Norvegia. Situato a 20 minuti da Oslo, questo minuscolo chalet era così malridotto che non c'erano acquirenti interessati. Il prezzo però era allettante, e la coppia ne ha riconosciuto il grande potenziale anche grazie alla stupenda vista privata che lo chalet regalava sul delta del fiume, ricco di fauna selvatica. Sapevano che questo contesto avrebbe incantato anche eventuali ospiti.
La loro idea era quella di costruire qualcosa di veramente unico nella zona. "Essendo noi stessi dei viaggiatori, volevamo creare un luogo che fosse stimolante, unico e indimenticabile", afferma Erle. "Airbnb dà a chiunque sia creativo e voglia offrire un'esperienza unica l'opportunità di avviare l'attività di host. È una cosa veramente geniale!"
Erle e Jeremy si sono trasferiti nello chalet e hanno trascorso un anno a pianificare e ottenere i permessi necessari per demolirlo e costruire al suo posto una minicasa. Non avevano alcuna esperienza in campo edilizio, ma ciò non li ha scoraggiati.
Un budget limitato
I tanti viaggi zaino in spalla hanno insegnato a Erle e Jeremy a vivere in modo frugale. Per risparmiare lavoravano part-time come membri dell'equipaggio di una barca attraccata lungo il fiume sottostante, portavano avanti la costruzione dello chalet prevalentemente a mano e vivevano accampati al suo interno. Cucinavano e si facevano la doccia "all'aria aperta", ed Erle aveva persino creato un vero e proprio orticello per coltivare un po' di frutta e verdura.
"Eravamo pronti a metterci tutto il nostro impegno e a investire tutti i nostri risparmi" afferma Erle. Ci hanno impiegato un anno per costruire quella che chiamano WonderINN Mirrored Glass Cabin, un nome che, a quanto dice Erle, fa riferimento alle tante persone che si chiedono cosa ci sia al di là del vetro specchiato della minicasa.
Non essendo molto bravi a pianificare, hanno prevalentemente seguito il loro istinto. "Ci siamo ispirati ad alcuni spazi unici davvero incredibili", dice Erle. "È sempre utile vedere cosa offrono gli altri host e quali idee questi hanno avuto a cui noi magari non abbiamo pensato. Inoltre, ricercare alloggi su Airbnb è fonte di grande ispirazione".
Hanno optato per un look pulito e moderno, al quale hanno aggiunto dettagli che riflettono le loro personalità. Ad esempio, la minuscola camera degli ospiti che hanno costruito accanto all'alloggio principale è stata realizzata prendendo ispirazione dall'etichetta a forma di cattedrale della birra belga preferita di Jeremy. Hanno imparato col tempo, e apprezzato ogni istante.
L'arte dell'ospitalità
Non appena hanno terminato di costruire e arredare la minicasa, l'hanno pubblicata su Airbnb. Hanno ricevuto subito tantissime prenotazioni e, nel giro di qualche mese, nel loro calendario non c'erano più date disponibili per parecchie settimane a seguire. Nel frattempo si sono anche innamorati dell'attività di host. "Se c'è una cosa che ci piace più di viaggiare è proprio fare gli host" scrivono sul loro profilo.
La valutazione media di 4,96 non fa che confermare le ottime recensioni, che parlano di un alloggio "incantevole", "davvero magico", con "viste mozzafiato" e con "funghi e frutti di bosco nelle vicinanze". Un ospite ha scritto: "Ho pianto quando l'ho visto".
Erle e Jeremy amano far felici i loro ospiti, ma amano ancora di più mostrare loro che si può vivere bene ed essere felici con poco. È questo uno dei motivi per cui hanno scelto di spendere un bel po' sul vetro specchiato. All'interno le vetrate garantiscono una bellissima vista sul fiume, mentre all'esterno il vetro specchiato riflette la foresta e il cielo.
"Abbiamo ricevuto un feedback incredibile. Il nostro è un modo per mostrare alle persone che questo è tutto ciò di cui hai bisogno", afferma Erle. "Tengo molto all'ambiente, e questa filosofia coincide perfettamente con i miei valori, cioè che non è necessario avere tante cose per essere felici. Una volta eliminate tutte le cose inutili, ci si può concentrare su ciò che è davvero importante".
Minicase per un futuro brillante
Erle e Jeremy, che attualmente vivono in un appartamento a circa 20 minuti di distanza, affermano di aver investito un totale di circa 175.000 dollari nella loro minicasa, e di aver recuperato tale somma in meno di 2 anni con la loro attività di host.
È proprio grazie a quest'attività che riescono a guadagnare e a realizzare i propri sogni, tanto da decidere di costruire altre 2 minicase su dei terreni agricoli nelle vicinanze: Cabin Boho e Cabin Kønn.
Erle e Jeremy ora stanno pensando di organizzare anche delle Esperienze Airbnb che possano dare agli ospiti l'opportunità di riconciliarsi con la natura, ad esempio interagendo con animali da fattoria ed esplorando il fiume in barca. "Fermatevi un attimo e godetevi la vista sul delta", scrivono nella descrizione dell'alloggio. "Di solito si riescono a scorgere falchi e martin pescatori, alci e persino aquile!"
Nella speranza di continuare a lasciarsi guidare dal proprio istinto, Erle e Jeremy prevedono di offrire sempre più minicase negli anni a venire. Se torneranno o meno a uno stile di vita nomade è, al momento, un'incognita. Per adesso sono così innamorati delle loro minicase che hanno difficoltà a lasciarle.
"All'inizio il mio piano era quello di avviare l'attività e poi di continuare a viaggiare guadagnando dagli affitti", dice Erle. "Ora però siamo sempre qui per assicurarci che tutto sia perfetto. Queste minicase per noi sono come dei figli, quindi ci risulta difficile allontanarci".
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La coppia ha trovato la propria felicità girovagando per il mondo in un camper.
Hanno iniziato ad affittare una minicasa per dimostrare agli ospiti come si può vivere bene ma con poco.
Hanno ottenuto lo stato di Superhost e dicono di preferire la loro attività di host ai viaggi.